Tra pochi giorni sarà abolito l’0bbligo di indossare la mascherina all’aperto in zona bianca: tutti i dettagli
La variante Omicron del coronavirus ha rappresentato, dopo i vaccini, la svolta nella lotta contro il Covid-19: la diffusione di questa mutazione, che ha caratteristiche meno letali rispetto alle precedenti Alfa e Delta, sta avvicinando l’Italia (e non solo) alla fine della pandemia. Gli scienziati prevedono che tra poche settimane inizierà un periodo di convivenza “più pacifica” con il Covid-19, dato l’alto numero di vaccinati e di contagiati poi guariti. E dopo le quarantene ridotte ecco che arriva un nuovo provvedimento, l’addio alle mascherine obbligatorie in zona bianca. NO ALLA QUARTA DOSE DI VACCINO: L’ANNUNCIO DEL GENERALE FIGLIUOLO
Quando entrerà in vigore il provvedimento
Alla luce degli sviluppi positivi riguardo la situazione Covid-19 in Italia, il Governo ha stabilito che a partire dall’11 febbraio non sarà più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto nelle zone bianche, ovvero le regioni italiane con il più basso rischio di contagio. E non è tutto: il Vice Ministro della Salute Andrea Costa ha rivelato ad Ansa.it che se la curva dei contagi dovesse abbassarsi ancora, e i dati negli ospedali migliorare, si potrebbe pensare a fare lo stesso anche in zona gialla e arancione. Saranno il Ministero e il Comitato Tecnico Scientifico a prendere la decisione ufficiale nelle prossime settimane.
Le zone bianche, gialle e arancione in Italia
Al momento le uniche regioni in zona bianca sono Basilicata, Molise e Umbria: qui, dall’11 febbraio, le mascherine all’aperto non saranno più obbligatorie ma facoltative. In zona gialla troviamo Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Province Autonome di Bolzano e Trento, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto. In zona arancione, infine, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia e Valle d’Aosta.
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Coronavirus, il bollettino in Italia di lunedì 7 febbraio 2022
Nelle ultime 24 ore sono stati 41.247 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 78.952. I tamponi effettuati sono 393.663 (ieri 686.544). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 10,5% (ieri 11,2%). Sono 326 i morti (compresi alcuni riconteggi), 8 i posti letto occupati in meno in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 7 febbraio.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.