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Coronavirus, una città francese va in lockdown e “accusa” l’Italia: ecco perché e cosa succede a Nizza

Christian Estrosi, Sindaco di Nizza, attribuisce all'Italia una delle cause del "contagio di rientro" in Francia: ecco le sue dichiarazioni

Coronavirus, una città francese va in lockdown e “accusa” l’Italia: ecco perché e cosa succede a Nizza
Foto PixaBay

Coronavirus, una città francese va in lockdown e “accusa” l’Italia: ecco perché e cosa succede a Nizza

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia ma non solo: anche nel resto d’Europa, ovviamente, il COVID-19 e le sue varianti stanno causando non pochi problemi tra emergenze sanitarie, attività lavorative chiuse e in ginocchio, insofferenze delle popolazioni ecc. Tra le città ultimamente più colpite del Vecchio Continente c’è Nizza, a sud della Francia e al confine con la Liguria, in cui da gennaio a questa parte si è registrato un aumento esponenziale dei positivi al virus. Le autorità locali, come riportato da Il Corriere della Sera, fanno presente che nell’ultima settimana sono stati rilevati 751 nuovi casi ogni 100mila abitanti contro i 190 su scala nazionale. Un vero e proprio focolaio (in arrivo un lockdown nei weekend) la cui causa sarebbe anche il nostro Paese. Che cosa si intende? IN ARRIVO NUOVO DPCM SUGLI SPOSTAMENTI: ECCO COSA NON SI POTRÁ FARE

La frecciatina all’Italia

Da Nizza attribuiscono la causa dell’innalzamento della curva epidemiologica a due fattori: il primo è la moltiplicazione dei voli da e per la città (da 20 a 120 al giorno nel periodo natalizio), il secondo è il fatto che i ristoranti e i bar della adiacente Liguria sono rimasti sempre aperti, il che avrebbe indotto gli abitanti di Nizza a oltrepassare il confine per “ristorarsi” in Italia e tornare a casa con il coronavirus. A dichiararlo è stato proprio il Sindaco di Nizza Christian Estrosi. Chissà se arriverà una replica da un esponente del Governo italiano o dal Presidente della Liguria Giovanni Toti… ALLERTA VARIANTE SUDAFRICANA: ECCO DOVE

La variante inglese preoccupa. ISS: “A marzo previsti 40mila casi”. Cosa sta succedendo

Anche in Italia a destare preoccupazione è la comparsa sul nostro territorio delle varianti, soprattutto quella inglese che ha dimostrato di essere ancor più contagiosa del COVID-19 classico. Il nuovo innalzamento dei positivi nello Stivale, infatti, è dovuto in gran parte a questa mutazione del virus. E “il bello” deve ancora venire perché gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) hanno fatto sapere tramite un’intervista per il quotidiano Il Messaggero che la situazione peggiorerà sensibilmente nel mese di marzo…

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Cosa succederà a marzo

Secondo una simulazione scientifica condotta dall’Istituto Superiore di Sanità, e già visionata dal Comitato Tecnico Scientifico, il numero dei positivi alla variante inglese sarebbe di circa 40mila nel mese di marzo. Si tratta di teorie, certamente, basate però su fattori realmente incisivi e determinanti. “I casi di variante inglese – hanno dichiarato rappresentanti dell’ISS – sul totale sono ora pari al 17.8%, ma nel giro di breve tempo dovrebbero crescere fino al 40/50%”. Il timore, dunque, è la nascita di una nuova situazione di crisi sanitaria e non solo. Il Governo sarà dunque chiamato a fare una scelta: proseguire con le attuali restrizioni o, meno probabile, procedere con un lockdown generale.

Il bollettino di lunedì 22 febbraio 2021

Sono 9.630 i nuovi contagi di Covid-19 registrati oggi, lunedì 22 febbraio 2021, in Italia (ieri 13.452) a fronte di 170.672 tamponi giornalieri effettuati (ieri 250.986), nel conteggio dei quali rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 5,6% (ieri 5,35%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi, che si sommano a quelli molecolari. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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