Coronavirus, un'app può individuare la positività tramite la voce: ecco come funziona

I ricercatori dell'Università di Maastricht hanno sviluppato un'app in grado di individuare l'eventuale positività al Covid-19 tramite la voce di un soggetto

Coronavirus, un'app può individuare la positività tramite la voce: ecco come funziona - Foto Pixabay
1 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

Un'app che individua la positività al Covid-19 tramite la voce

La positività al Covid-19? Dimenticate il tampone: in futuro si potrà individuare tramite un'applicazione. La tecnologia va spesso in soccorso della salute, e questo è uno di quei casi: i ricercatori dell'Università di Maastricht, infatti, hanno presentato uno studio sull'intelligenza artificiale al Congresso internazionale della European Respiratory Society a Barcellona secondo il quale è possibile sapere di avere o meno il Coronavirus dalla voce di un'app.

L'app è più accurata dei test antigenici rapidi

L'intelligenza artificiale utilizzata, come precisato dai ricercatori, è più accurata dei test antigenici rapidi, l'89% delle volte, più rapida e facile da usare. Covid-19 Sounds è il nome, come riporta Notizie.it, dell'applicazione. Questa app, come descritto dall'Università di Cambridge, contiene 893 campioni audio di 4.352 partecipanti sani e malati: 308 quelli risultati positivi al virus.

Com'è stata sviluppata l'app

Ai volontari è stato chiesto di tossire tre volte, respirare profondamente attraverso la bocca da tre a cinque volte e infine di leggere una breve frase sullo schermo, sempre per tre volte. È stata poi utilizzata la tecnica di analisi chiamata Spettrogramma Mel per identificare diverse caratteristiche della voce come volume, potenza e variazione, in modo da avere dei criteri abbastanza precisi sull'eventuale positività al Covid-19.

CONTINUA A LEGGERE

Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 2
2 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

I possibili utilizzi

Come spiegato da Wafaa Ajibawi dell'Institute of Data Science dell'Università di Maastricht, “questi risultati suggeriscono che registrazioni vocali e algoritmi di intelligenza artificiale perfezionati possono potenzialmente raggiungere un'elevata precisione nel determinare quali pazienti hanno l'infezione. Potrebbero essere utilizzati, ad esempio, nei punti di ingresso per grandi assembramenti, consentendo uno screen rapido".

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 2



Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.