Coronavirus, vaccini meno efficaci contro le varianti: "Rischiamo di rincorrere il virus per sempre"
Coronavirus, secondo uno studio pubblicato su Nature i vaccini sono meno efficaci contro le varianti
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Coronavirus, preoccupano le varianti: vaccini meno efficaci
Le nuove varianti del Coronavirus potrebbero complicare ulteriormente lo scenario: anche se i vaccini risultano efficaci contro il ceppo del sudafricano e contro quello inglese, qualcosa in futuro potrebbe cambiare. Come suggerisce uno studio pubblicato sulla rivista Nature e riportato da Publimetro.cl, infatti, il Coronavirus si sta evolvendo: questo significa che, secondo lo studio, i vaccini attualmente in circolazione e alcuni anticorpi monoclonali potrebbero essere meno efficaci nel neutralizzare le varianti. Coronavirus, sono arrivate delle nuove dichiarazioni del Premier Draghi: ecco le sue parole, i dettagli
Poco confortanti i dati del vaccino Novavax
Notizie poco confortanti in tal senso sono arrivate poche settimane fa anche dal vaccino Novavax, risultato efficace al 90% nella sperimentazione britannica ma solo al 49,4% in Sud Africa, dove la maggior parte dei casi riguarda la variante B.1.351. Il virus, secondo Daivd Ho della Columbia University, “si sta muovendo in una direzione che lo fa sfuggire ai nostri attuali vaccini e alle terapie dirette contro la proteina spike". Leggi anche Coronavirus, Speranza: “Per la fine dell’estate ogni italiano potrà essere vaccinato”
Rischiamo di rincorrere il virus per sempre
Questo significa che se il virus continuerà a diffondersi rapidamente aumenteranno le possibilità di nuove varianti, alcune delle quali potrebbero costringerci a “rincorrere" continuamente il Coronavirus, come facciamo con il virus dell'influenza. Il team che ha effettuato lo studio ha scoperto che gli anticorpi nei campioni di sangue prelevati da persone a cui era stato somministrato il vaccino Moderna o Pfizer erano meno efficaci nei confronti delle varianti inglese e sudafricana: contro il ceppo inglese la neutralizzazione è ridotta di 2 volte, mentre contro quello sudafricano la neutralizzazione è ridotta addirittura tra 6,5 e 8,5 volte. Leggi anche Coronavirus, Palermo in lockdown: ecco fino a quando e cosa non si può fare nel capoluogo della Sicilia
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Preoccupa la reazione della variante sudafricana
Una riduzione della neutralizzazione di due volte, secondo Daivd Ho, non desta particolare preoccupazione, mentre è diverso il discorso per quanto riguarda la variante sudafricana: “E ora, come vediamo dai risultati di Novavax, questo sta causando una riduzione dell'efficacia protettiva..
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Calo di efficacia anche per gli anticorpi monoclonali
Tra le altre varianti note c'è quella brasiliana, non esaminata dallo studio in questione: date la somiglianza tra il ceppo brasiliano e quello sudafricano, comunque, secondo Ho ci si aspetta un comportamento simile. Lo studio ha anche evidenziato come alcuni anticorpi monoclonali utilizzati per trattare il Covid-19 potrebbero non funzionare contro la variante sudafricana, che ha inoltre il potenziale per causare una seconda infezione.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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