Coronavirus, Vaia: "Restituire ai cittadini gli spazi di socialità, siamo pronti per entrare in una primavera di rinascita"
Covid-19, il direttore dello Spallanzani Francesco Raia è ottimista: "Togliere le restrizioni, siamo pronti per entrare in una primavera di rinascita"
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Coronavirus, migliora la situazione in Italia
Dopo mesi molto difficili, l'Italia vede la luce in fondo al tunnel. La situazione epidemiologica è in costante miglioramento: calano i casi di Coronavirus, le ospedalizzazioni e i decessi. Questo grazie alla campagna vaccinale ma anche alla variante Omicron, che si è dimostrata molto contagiosa ma meno virulenta rispetto alle altre mutazioni del virus. E così si possono allentare le restrizioni e si può ricominciare a parlare di normalità. Leggi anche Coronavirus, nuove regioni in zona bianca dal 28 febbraio 2022: ecco quali e cosa succede
Le condizioni del paziente curato con Paxlovid
Oltre ai vaccini, in realtà, sono ora disponibili i primi farmaci per trattare il Covid-19. Uno di questi è Paxlovid, utilizzato anche in Italia. Francesco Vaia, direttore dell'Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, ha spiegato ai microfoni di Today.it come funziona il farmaco, che di recente è stato somministrato ad un paziente positivo: “Il paziente ha assunto il 9 febbraio l’ultimo ciclo di terapia e ora sta bene. Si tratta di un uomo di 54 anni affetto da patologie cardiovascolari e, quindi, a rischio di sviluppare forme più gravi di malattia".
Cos'è Paxlovid
Ma cos'è e come funziona Paxlovid? “Il farmaco Paxlovid è in realtà una combinazione di due diversi principi attivi: da una parte il Nirmatrelvir, l’inibitore della proteasi, che agisce bloccando la replicazione del virus nel nostro organismo; dall’altra il Ritonavir, che ha lo scopo di prolungare l’effetto del primo principio attivo. È necessario assumere contemporaneamente tre compresse, due dell’inibitore della proteasi e una di Ritonavir, ogni dodici ore, per cinque giorni. Quindi, in tutto trenta compresse. Il farmaco è indicato per i pazienti che hanno un Covid sintomatico, ma in forma lieve-moderata, quindi senza bisogno di supplementazione di ossigeno, che si trovano nei primi cinque giorni della malattia e che hanno un elevato di rischio di progressione verso forme gravi".
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Vaia: “Pronti per una primavera di rinascita"
Il professor Vaia ha fatto anche il punto della situazione sulla pandemia: “La variante Omicron ha segnato sicuramente un punto di svolta nella storia della pandemia e il virus va sempre più verso l’endemia. Non possiamo fare previsioni sul futuro, ma i segni che abbiamo lasciano ben sperare. Ora, seguendo la strada della gradualità e dell’ottimismo razionale, che hanno caratterizzato la via italiana nella lotta al Covid, occorre restituire ai cittadini gli spazi di socialità a cui a lungo abbiamo dovuto rinunciare. Siamo pronti, a mio avviso, per entrare in una Primavera di rinascita".
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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