Covid-19, così il virus può danneggiare il cervello. Lo studio

Il Coronavirus è in grado di danneggiare anche il cervello dei soggetti contagiati: è quanto rivelato da un nuovo studio

Covid-19, così il virus può danneggiare il cervello. Lo studio - Foto Pixabay
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Il Coronavirus può danneggiare anche il cervello

Il Coronavirus può provocare danni anche a lungo termine: lo abbiamo capito con il Long Covid, la sindrome che provoca disturbi anche dopo la negativizzazione. Tra questi, come riporta SkyTg24, ci sono anche possibili alterazioni cerebrali e disfunzioni neurocognitive, anche se i meccanismi sottostanti sono ancora sconosciuti. Il virus, infatti, infetta le cellule cerebrali chiamate astrociti, causando cambiamenti strutturali nel cervello.

I numeri dello studio

A rivelarlo è stato uno studio condotto dai ricercatori dell'Università Campinas in Brasile pubblicato sulla rivista Pnas: Daniel Martins-de-Souza e i suoi colleghi hanno utilizzato la risonanza magnetica per confrontare la struttura del cervello in 81 soggetti che si stavano riprendendo da una lieve infezione da Covid-19 e 81 individui sani. Si è così scoperto che il primo gruppo mostrava uno spessore corticale ridotto, correlato a disturbi cognitivi e sintomi come ansia e depressione.

Le cellule cerebrali suscettibili di essere infettate

Gli scienziati hanno anche analizzato campioni di cervello di 26 persone morte di Covid-19, scoprendo che cinque di questi individui mostravano danni ai tessuti. Analizzando ulteriormente i campioni di cervello danneggiato si è scoperto che gli astrociti, cellule cerebrali che sostengono il metabolismo neuronale, sono particolarmente suscettibili di essere infettati da SARS-CoV-2 e che il virus entra in queste cellule tramite il recettore NRP1.

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Cosa succede al cervello

Gli astrociti, una volta infettati, hanno mostrato livelli alterati di metaboliti utilizzati per alimentare i neuroni e la produzione di neurotrasmettitori e le cellule infette hanno secreto cellule neurotossiche. Questi risultati, secondo gli autori dello studio, dimostrerebbero i cambiamenti strutturali osservati nel cervello delle persone con Covid-19.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.