Covid-19, ecco i segnali più evidenti che non vanno mai trascurati

Covid-19, ecco quali sono i sintomi spia che potrebbero rivelare il contagio: come riconoscerli e cosa fare

Covid-19, secondo l'Oms la fine della pandemia sarebbe vicina - Fonte foto: pixabay.com
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Questi sono i sintomi sentinella del Covid che bisogna sempre monitorare

Alcuni segnali forniti dal corpo umano potrebbero semplificare l'accertamento delle infezioni da Covid-19. In assenza di un decremento dei morti, dei ricoveri e dei casi di positività non è certo un affare di poco conto. Il solo fatto di prestarvi attenzione darebbe l'opportunità di aumentare la frequenza e la tempestività degli screening. Allo stesso tempo, porterebbe a una regressione dei sintomi di gran lunga più rapida rispetto alla media attuale. I sintomi sentinella sono, per lo più, aspecifici, pertanto riferibili anche ad altri disturbi: la conferma di un sospetto contagio deve avvenire tramite tamponi, sempre e comunque. Una premessa importante, per non cadere nella trappola dell'auto-diagnosi. Leggi anche Coronavirus, nuovo dpcm cosa cambia per parrucchieri e barbieri. 

ALTERAZIONI DEL GUSTO E DELL'OLFATTO FRA I SINTOMI DEL COVID-19

Durante i primi mesi di emergenza sanitaria, in molti hanno assistito all'osservazione di fenomeni piuttosto singolari. Fra questi vanno ricordati la perdita dell'olfatto (anosmia) e del gusto (ageusia o, se parziale, disgeusia), in via temporanea e non. Tali sintomi si presentano in maniera decisamente più marcata rispetto alle comuni sindromi influenzali, con una durata tendenzialmente più prolungata. Un cospicuo numero di pazienti, infatti, ha riferito una regressione completa nell'arco di un mese dal contagio, mentre altri non hanno recuperato del tutto le funzionalità percettive.

CORONAVIRUS, TRA DISTURBI DELLA VISTA E DELL'UDITO

Sembra che il Covid-19 aggredisca anche altri organi di senso: occhi e orecchie sono, in alcuni casi, nel mirino del virus. Il riscontro di congiuntiviti e di sintomi simili a quelli delle allergie interessa circa il 3% dei positivi, insieme a un possibile annebbiamento della vista; anche la presenza di una colorazione rossastra nella zona perioculare è un plausibile indicatore di contagio, ovviamente in assenza capillari rotti. Un ulteriore pericolo dietro l'angolo sono gli acufeni: sentire fastidiosi e improvvisi ronzii può rientrare fra i sintomi, soprattutto in assenza di precedenti nella propria storia clinica.


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ALTRI INDIZI DI AVVENUTA ESPOSIZIONE

Gli effetti del virus non finiscono certo qui. Nel 5-10% delle situazioni compaiono i geloni, in seguito a un'alterata vascolarizzazione dell'area; tratti di riscontro più comune sono, invece, glossite con o senza scolorimento della lingua, disturbi gastro-intestinali, affaticamento, confusione mentale, deficit di attenzione e perdita di lucidità. Naturalmente, questi ultimi sono sintomi aspecifici: nel caso in cui si presentassero, è meglio sottoporsi ai controlli previsti.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.