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Covid-19, il Dottor Sambri sulle varianti Centaurus e Cerberus: “Sono fastidiose perché…”

L'esperto Professor Vittorio Sambri ha analizzato le caratteristiche di Centaurus e Cerberus e spiegato cosa succederà a breve in Italia

Covid-19, il Dottor Sambri sulle varianti Centaurus e Cerberus: “Sono fastidiose perché…”
In una foto d'archivio, un operatore sanitario controlla un tampone rapido, 5 agosto 2022. Sono 38.219 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano stati 42.976. Le vittime sono 175, in aumento rispetto alle 161 di ieri. Il tasso è 17%, stabile rispetto al 17,7% di ieri. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 223.852 tamponi. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Il Professor Sambri analizza le varianti Centaurus e Cerberus del Covid-19

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e l’invito delle autorità, come sempre, è quello di fare attenzione quando si entra in contatto con le altre persone; tra mascherine, gel disinfettanti e distanziamento sono diverse le (solite) cose che si possono fare per ridurre le possibilità di contrarre il Covid-19… anche perché le recenti varianti Centaurus e Cerberus sono molto contagiose e rischiano di far impennare nuovamente la curva epidemiologica nazionale. A farlo presente è il Professor Vittorio Sambri, Direttore del reparto di Microbiologia del Laboratorio Unico di Pievesestina dell’Ausl Romagna, che ne parlato ai microfoni di ForlìToday.it.

Le parole di Sambri su Centaurus e Cerberus

Centaurus e Cerberus – ha spiegato Sambri – sono particolarmente fastidiose perché hanno una certa propensione a essere insensibili al vaccino. La considerazione che si può fare, quindi, è che il virus sta circolando, sta facendo quello che deve fare, trasformarsi e ricombinarsi. Quindi, soprattutto per chi è over 80, è giusto mantenere l’allerta e procedere con la quinta dose di vaccino, magari unita a quello antinfluenzale. Anche perché non è detto che i virus non si possano prendere insieme o uno dopo l’altro“. Lo scienziato ha anche previsto quando arriverà il nuovo (purtroppo atteso) picco di contagi della stagione invernale, frutto del ripopolamento dei luoghi chiusi e di una maggior esposizione al “pericolo”.

Quando arriverà il pico

Andando avanti così – ha detto il Professore – pensiamo che poco prima di Natale ci sarà il picco Covid. Ovviamente si andrà a confondere anche con l’influenza stagionale che quest’anno, senza che ce lo aspettassimo, è arrivata prima del previsto. A letto in questo momento ci sono moltissime persone con febbre, mal di gola e tosse. I sintomi sono identici al covid”.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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