
Covid-19, il virologo Crisanti: ‘Bisogna chiudere 3-4 settimane’ – Puglia, Umbria e Marche aggiunte nella lista nera svizzera
La migliore soluzione sarebbe quella di un lockdown in Italia per almeno 3 o 4 settimane. Inoltre, ci sono alcun regioni che più di altre stanno risentendo in queste settimane del virus con aumento di contagi. Marche, Puglia e Umbria sono state aggiunte dalla Svizzera alla lista delle zone a rischio Covid, insieme a 7 nuove regioni francesi, tra cui anche l’Ile de France che comprende Parigi. Dal 22 febbraio per chi proviene dalle zone e dai Paesi inclusi nella lista sarà obbligatorio un test negativo effettuato 72 ore prima e una quarantena obbligatoria di 10 giorni, riducibile a 7 in caso di un secondo tampone negativo. L’Ufficio federale della salute pubblica, ha inserito in questa lista anche Albania, Serbia, Colombia ed Emirati arabi uniti, come riporta lanazione. Leggi anche: Coronavirus, in Veneto esplode focolaio in un reparto di geriatria: ci sono vittime
Crisanti invita a chiudere per 3-4 settimane
Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova ha suggerito una strategia dura, ovvero chiudere 3-4 settimane in maniera drastica e fermare ogni forma di pendolarismo, anche quello degli studenti. E’ la strategia suggerita all’Umbria alle prese con le varianti del virus, come quella inglese e brasiliana. SCOPERTA NUOVA VARIANTE IN ITALIA: ECCO DOVE E TUTTI I DETTAGLI
La variante inglese
Crisanti ha spiegato a Adnkronos Salute che una variante come quella inglese fa sentire il suo effetto proprio con situazioni di focolai che sembrano inspiegabili e ingestibili. Ha un indice di trasmissione elevatissimo. Per risolvere la situazione secondo Crisanti c’è solo una cosa da fare, ovvero una zona rossa di 3-4 settimane. Lockdown drastico per impedire che le varianti circolino troppo velocemente. RISCHIO ZONA ROSSA IN TUTTO IL PAESE? ECCO LA VERITÁ
CONTINUA A LEGGERE
Il pendolarismo degli studenti
Per Crisanti il pendolarismo degli studenti andava fermato, perché gli spostamenti sono una fonte di diffusione del contagio e consentirli da una zona rossa verso un’area a minore trasmissione è una scelta non basata su nessuna misura di precauzione.
Coronavirus, il bollettino del 10 febbraio 2021
Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di mercoledì 10 febbraio 2021, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 410.111. Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 92.338 (+336 rispetto a martedì), mentre i guariti/dimessi 2.165.817 (+16.467). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano essere 2.128 (-15). In generale, il totale dei casi è di 2.668.266 (+12.956 rispetto a martedì)
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.