Covid, boom di contagi, scatta la prima zona rossa in Italia: si trova nel napoletano
Coronavirus, boom di contagi, scatta la prima zona rossa in Italia: ecco dove e tutti i dettagli
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Covid, boom di contagi, scatta la prima zona rossa in Italia: si trova nel napoletano
A seguito dello scoppio dei casi di Covid-19 che hanno riguardato il campo rom di via Carrafiello, situato a Giugliano, nel cuore del napoletano, il Governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha imposto la zona rossa per quest’area. Ciò vuol dire che sino al 15 settembre, salvo ulteriori proroghe, sarà previsto l’isolamento domiciliare, il divieto di allontanamento e lo stop agli ingressi. All’interno del campo nomadi di Giugliano, vivono 70 famiglie. Il numero complessivo di persone è attorno a 500 unità. Le condizioni igieniche risultano precarie, come si evince dall'ultimo report dell'ASL. Leggi anche: Green Pass, ecco le novità, previsto l'obbligo anche in altri ambiti: tutti i dettagli
Covid-19: 82 nuovi casi nel campo nomadi di Giugliano
Tutto è iniziato in data martedì 31 agosto, quando un residente è risultato positivo al Covid-19. Al momento, l’uomo si trova ricoverato presso il reparto Covid dell’Ospedale di S. Maria delle Grazie a Pozzuoli. Le sue condizioni sono buone. Tuttavia, ciò che desta timore è il fatto che avrebbe avuto contatti con numerosi nomadi che vivono nel campo. Nelle ultime ore, infatti, i casi sono saliti a 82, al punto che l’ASL optato per l'attivazione di un presidio permanente, ricorrendo a una tenda da campo che verrà posizionata direttamente all’ingresso: gli individui, risultati positivi allo screening, stanno comunque bene. L’andamento dei contagi verrà monitorato costantemente. Leggi anche: Coronavirus, boom di contagi: torna il coprifuoco nel comune italiano. Ecco dove e cosa sta succedendo
I dettagli dell’ordinanza “Vietato uscire" firmata dal Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca
Alla luce dei tamponi molecolari effettuati a poca distanza, i familiari della persona che ha contratto il virus, risultano a loro volta positivi. Ragion per cui è stato necessario imporre la zona rossa all’intero campo rom, onde evitare una situazione ben più complessa rispetto a quella attuale. Il rischio di andare incontro a un focolaio di Covid-19 nella tanto temuta variante Delta, si è fatto a tal punto serio che è stato predisposto l’isolamento dei positivi, la quarantena per i residenti del campo rom e tamponi naso faringei. Leggi anche Coronavirus, zona arancione per 9 comuni nel sud Italia. Ecco cosa sta succedendo
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I tamponi
A seguito dell’accordo stretto con la Protezione Civile, con associazioni di volontariato e con l’Unità di Crisi Regionale, il Come di Giugliano si impegna a garantire ogni sorta di assistenza per i residenti del campo nomadi, fornendo le necessarie derrate alimentari e i beni primari per l’intera durata del suddetto provvedimento. Si spera che gli abitanti dimostrino la massima collaborazione nel rispetto delle norme di isolamento, come sta accadendo: tuttavia, solo 270 sono stati disponibili a effettuare il tampone. Oltre 200 residenti, invece, si sono rifiutati.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.
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