Covid, Crisanti: ‘La variante Omicron infetta i vaccinati, tamponi rapidi da vietare’. I dettagli
Il professor Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia dell’università di Padova, ha parlato dell’epidemia di covid e della variante Omicron. Il professore pensava ci saremmo fermati attorno ai 25-30mila casi. Adesso però la situazione completamente diversa, le persone vaccinate con 2 dosi sono suscettibili all’infezione con la variante Omicron, secondo Crisanti. Per queste persone la malattia non sarebbe grave. Ne ha parlato ad Agorà, su Rai3.
La bocciatura dei tamponi rapidi
Crisanti ha spiegato che la variante cambia completamente l’equilibrio, come sta succedento in Gran Bretagna: da 40-50mila casi, si è passati quasi a 90mila. Crisanti è sempre più contrario ai tamponi rapidi. Secondo lui dovrebbero essere proibiti: ‘Gli antigenici sono un elemento di diffusione del virus, non di controllo’. Il test ha una sensibilità tra il 50 e il 70%. Bisogna limitare l’uso di questi tamponi. Con l’incremento dei casi, aumenta il rischio, secondo il professore.
La variante Omicron
La variante Omicron corre, specie in Gran Bretagna. Ci sono casi di persone non vaccinate e infettate dalla variante Omicron e stanno molto male in rianimazione. Si sono verificati anche i primi casi di decesso per la variante Omicron. Per Crisanti i luoghi più a rischio contagio sono i mezzi pubblici e andrebbero rese obbligatorie le mascherine Ffp2. Luoghi a rischio anche i ristoranti, le discoteche e la scuola.
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Nuovo record di contagi della quarta ondata. Secondo i dati del Ministero della Salute, sono 28.632 i nuovi casi (ieri 26.109). Mai così tanti nel 2021. Il 27 novembre 2020 furono registrati 28.352 casi. I tamponi sono stati 669.160 e aumenta il tasso di positività, che arriva al 4,3% (+0,6%). I decessi sono 120 (ieri erano stati 123). Aumentano anche i ricoveri, con le terapie intensive che salgono di 6. I ricoveri ordinari sono 182 in più rispetto a ieri.
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