Covid e Green Pass, niente stipendio per i lavoratori non vaccinati: ecco cosa potrebbe accadere

Coronavirus, obbligo di vaccino sul lavoro? L'imprenditore deve tutelare la salute: ecco qual è la situazione

Covid e Green Pass, niente stipendio per i lavoratori non vaccinati: ecco cosa potrebbe accadere - Foto Pixabay
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Coronavirus, obbligo di vaccino per i lavoratori del sistema sanitario. E gli altri?

La normativa italiana in base a quanto disposto dal Decreto legge 44/2021 prevede l’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 per tutti i lavoratori del sistema sanitario. Il dibattito politico in questi giorni, è focalizzato su tutti i dipendenti che operano negli altri settori. Confindustria chiede che i lavoratori no vax possano essere spostati ad altre mansioni o anche sospesi dall’attività, i sindacati si oppongono. Leggi anche Vaccini e scuola, i presidi puntano i piedi per vaccinare tutti gli studenti

Il datore di lavoro è garante della salute dei dipendenti nei locali dell’azienda

La diffusione del Covid-19 sta alimentando il dibattito circa le sorti del mercato del lavoro e, in particolare, gli imprenditori temono che ci possano essere ancora serie ricadute sull’economia. Confindustria, perciò preme sul Governo perché venga approvata una normativa per sospendere dal lavoro i dipendenti che rifiutano di vaccinarsi. La questione fa discutere poiché i sindacati sostengono che non si possa limitare la libertà altrui, in contrapposizione agli imprenditori che chiedono l’obbligo di vaccinarsi in ragione della tutela della salute pubblica. In questi ultimi mesi i tribunali si sono già occupati della materia, pertanto la giurisprudenza si è già espressa in merito. Leggi anche Coronavirus, il vice Ministro Sileri avverte: “In arrivo una quarta ondata Covid”. Ecco quando e perché

Respinti i primi ricorsi

Molti lavoratori no vax infatti si sono appellati alla giustizia per vedere riconosciute le proprie ragioni. In passato due fisioterapiste di una RSA prima che venisse approvata la normativa che prevedeva l’obbligo di vaccino per i lavoratori del comparto della sanità si sono rivolte al Tribunale di Modena poiché volevano conservare il proprio posto di lavoro senza vaccinarsi contro il Covid-19. Il giudice ha stabilito che il datore di lavoro poteva sospenderle entrambe dall’attività sulla base dell’articolo 2087 del Codice civile. L’articolo, infatti riconosce al datore di lavoro il ruolo di garante della salute di tutti i dipendenti che lavorano nei locali dell’azienda. Leggi anche Coronavirus, Green Pass obbligatorio su treni, aerei e navi: lo scenario del Governo

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Il codice civile sostiene le ragioni dei datori di lavoro, i no vax possono essere destinati a altre mansioni o sospesi

Il giudice di Modena ha ripreso anche una direttiva comunitaria in cui viene chiarito che il Covid-19 è uno di quegli agenti biologici da cui è obbligatorio proteggersi anche nei luoghi di lavoro. La giurisprudenza perciò ha espresso il principio per cui non è sufficiente il solo utilizzo della mascherina per tutelare i lavoratori. Dello stesso avviso sono il Tribunale di Belluno e quello di Verona, che si sono pronunciati entrambi in merito a un ricorso di alcuni dipendenti no vax.

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Il dibattito politico è acceso

L’attuale obbligatorietà del Green pass per accedere a manifestazioni, eventi, teatri, cinema e bar e ristoranti al chiuso ha ulteriormente inasprito il dibattito politico. Alcuni esponenti del Movimento 5 stelle si sono schierati al fianco dei sindacati e chiedono che venga rispettata la scelta dei singoli lavoratori, senza prevedere alcun obbligo da parte del Governo. Tutte le parti politiche auspicano un confronto costruttivo tra Confindustria e sindacati per superare le difficoltà sanitarie che sta attraversando il mondo del lavoro.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.