Secondo il noto virologo che lavora all’Università di Milano, a Natale si rischia il boom dei contagi
Le feste di Natale e le grandi adunate in famiglia sono ormai alle porte. La grande convivialità delle feste natalizie rappresenta anche un motivo di allarme per i virologi anche a causa del picco di contagi che le sindromi simil-influenzali hanno raggiunto in questi giorni. Secondo le ultime statistiche, proprio sotto le feste di Natale si teme che almeno 1 milione di italiani siano costretti a rimanere a casa a causa dell’influenza o di altre infezioni alle vie respiratorie.
La catena del contagio
Questa è anche la nefasta previsione del noto virologo, Fabrizio Pregliasco, che lavora presso l’università Statale di Milano. «Siamo nella fase di ascesa della curva dell’influenza – ha dichiarato il noto virologo all’Adnkronos Salute – ma anche di Sars-CoV-2 e di altri virus. In particolare il Covid è sottostimato». Tante persone stanno alimentando inconsapevolmente la catena del contagio, anche perchè si tende oggi a sottovalutare il Covid continuando ad avere contatti anche in presenza di sintomi evidenti.
La tesi del professor Ciccozzi
Adesso nel mirino dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OVS), è finita la nuova variante JN.1 che presenta molte differenze rispetto alla variante Pirola come ha spiegato uno studio italiano che sarà pubblicato su “Pathogen and Global Health”. La variante che si sta diffondendo anche in Italia non presenta però gravi motivi di preoccupazione perchè non è più pericolosa di quelle precedenti. Ciò che è stato notato, però, è che chi è stato contagiato a fine estate o inizio autunno si sta contagiando di nuovo, come ha spiegato all’Adnkronos Salute, il virologo Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma.
La nuova variante dovrà essere monitorata attentamente
La nuova variante, secondo il professor Ciccozzi, ha una diffusione rapida e per questo motivo dovrà essere monitorata con grande attenzione, anche se non rappresenta un pericolo per chi gode di buona salute: «Non è più contagiosa – ha spiegato l’esperto – ma ha una mutazione (L445S) localizzata nella regione della mutazione di Pirola, a rischio di escape immunologico.
Quindi va monitorata e seguita per bene, però non è più aggressiva delle precedenti varianti Omicron».
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