Covid, è sempre più emergenza sanitaria in Umbria: ospedali perugini in tilt, rischio chiusura? Situazione che potrebbe sfuggire di mano

Torna a crescere la preoccupazione in Umbria dopo l'aumento vertiginoso di casi positivi al Coronavirus: cresce anche il fattore Rt

Pandemia - Fonte foto: pixabay.com
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Cresce il fattore RT in Umbria e in molti ospedali torna ad aumentare la pressione nelle terapie intensive

Continua senza sosta l'aumento dei contagi da covid 19 nella regione Umbria, tanto che gli ospedali del circondario perugino hanno già raggiunto il livello di allerta per numero di posti occupati nelle varie strutture. A lanciare l'allarme è Tommaso Bori, capogruppo del PD alla regione, che dopo aver ringraziato tutto il personale medico e paramedico per il lavoro svolto a partire dell'inizio della pandemia, ha evidenziato come i ritardi nell'adottare misure efficaci a livello sanitario da parte dei vertici della regione, come l'assunzione di medici ed infermieri, si stanno gravemente ripercuotendo sulla situazione degli ospedali perugini. Leggi anche COVID, IMPENNATA DI POSITIVI IN ABRUZZO, ALCUNI COMUNI IN LOCKDOWN

Torna a crescere il fattore RT

L'aumento dei contagi preoccupa non poco, in particolare dopo che l'RT, ovvero il rapporto tra persone positive e test eseguiti, è balzato nuovamente all'1%. cosa che con molta probabilità farà passare l'Umbri da zona arancione a zona rossa. In aumento anche il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva che sfiora il 49% e di quelle negli altri reparti covid che sale al 47%. Secondo quanto riferito dagli operatori sanitari, la situazione negli ospedali sta diventando insostenibile, non solo per l'alto numero delle persone ricoverate nelle terapie intensive , quanto per la continua richiesta di assistenza e ricorso a cure ospedaliere. Leggi anche: ECCO LE REGIONI CHE RISCHIANO DI CAMBIARE COLORE NELLE PROSSIME ORE

Una situazione che rischia di sfuggire di mano

La mancata assunzione di nuovo personale, l'assenza di percorsi dedicati ai pazienti covid e di reparti puliti, preoccupa non poco chi lavora nell'azienda ospedaliera di Perugia e se a questo si aggiungono alcuni focolai scoppiati all'interno dell'ospedale riconducibile a una delle varianti del covid di cui si sente tanto parlare in questi giorni, è facile capire come la situazione stia letteralmente sfuggendo di mano. Occorre quindi secondo il capogruppo PD che la regione assuma delle decisioni immediate e mirate in grado di salvaguardare la salute non solo di chi lavora all'interno della struttura, ma anche dei pazienti e di tutti coloro che ogni giorno vi entrano in contatto per effettuare visite o sottoporsi a cure. Leggi anche: L'APPELLO DEL CTS: “RISCHIO NUOVA ONDATA DOPO L'ESTATE"

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In aumento i contagi tra gli studenti

In base agli ultimi dati forniti riferiti al 4 febbraio il numero degli attuali positivi è aumentato di 89 unità a fronte di 4023 test effettuati. Tra questi è importante osservare come una buona parte sia rappresentata da studenti; sono infatti 16 i ragazzi positivi trovati dopo lo screening fatto dalle farmacie della città di Perugia e 10 in altre città. Ciò dimostra che i test rapidi che le farmacie umbre stanno eseguendo sulla popolazione scolastica sta dando i suoi frutti, garantendo in questo modo una maggiore sicurezza per tutta la popolazione scolastica.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.