Cosa prevede l’accordo tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati?
Dopo tanti momenti di tensione, è arrivato finalmente l’accordo tra i rappresentanti ministeriali e le forze sindacali. Il Testo del protocollo di sicurezza delle scuole prevede un fondo tampone per i docenti, utilizzato per effettuare una pronta diagnosi secondo le modalità previste dall’Autorità sanitaria. Tuttavia Gilda, Anief e ANP hanno ritenuto di non sottoscrivere questo accordo non condividendone alcuni passaggi chiave. Da leggere anche Green Pass, ecco la nuova circolare del Viminale per fare chiarezza
Il contenuto
Il Testo del protocollo di sicurezza delle scuole prevede piani di screening, corsie preferenziali per la vaccinazione del personale scolastico, un piano di intervento sui sistemi di aerazione delle classi, un sostegno pedagogico e psicologico agli studenti, fino ad arrivare al fondo tampone per i docenti, da utilizzare mediante accordi con le strutture diagnostiche convenzionate oppure le Aziende Sanitarie locali, per consentire di effettuare degli screening rapidi. Il fondo servirà ad evitare che le stesse amministrazioni scolastiche vengano gravate e inflazionate da ulteriori impegni. Il Testo del protocollo di sicurezza prevede inoltre un’adeguata formazione dei docenti in materia di Covid e la presenza di un Medico competente che effettui un’attenta sorveglianza sanitaria.
Tensioni per l’approvazione del testo del protocollo di sicurezza: chi ha firmato e chi no
L’accordo sulle tematiche affrontate è arrivato dopo non poche tensioni. Per contro diversi Enti non hanno firmato, tra cui ANIEF. Il presidente, Marcello Pacifico, ha ritenuto di non dover cedere sul problema del distanziamento per il quale aveva chiesto al ministro di stabilire e comunicare entro un mese la metratura pro-capite per classe, valutando la situazione delle Regioni che a causa degli aumenti vertiginosi dei contagi stanno per cambiare fascia di colore. Anche l’associazione Gilda non ha firmato il protocollo di sicurezza. CONTINUA A LEGGERE…
La posizione della Gilda
La vice coordinatrice della Federazione, Maria Domenica Di Patre, ha confermato l’insoddisfazione generale, dato che non è stato fatto nulla di concreto per evitare le classi sovraffollate, note anche come classi pollaio. Ha ribadito la propria posizione a favore dei vaccini e all’istituzione di una corsia preferenziale per la somministrazione delle dosi al personale scolastico, utilizzando una politica di accessi prioritari. Tuttavia, ha mostrato disapprovazione nei confronti dell’obbligo del Green Pass. Si fa presente che, attualmente, in tutta Italia, il 30% del personale scolastico non è vaccinato e non ha ricevuto neppure la prima dose.
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