Covid, i giorni di positività potrebbero essere ridotti. Il nuovo studio
Uno studio prospettico condotto da Luca Cegolon dell’Università di Trieste e da Giuseppe Mastrangelo dell’Università di Padova, ha scoperto che uno spray nasale a base di soluzione salina sarebbe in grado di ridurre di 2 giorni la positività al tampone per rivelare il Coronavirus, rispetto ai pazienti trattati con la terapia standard. Ricerca che è stata realizzata con il supporto dell’unità di otorinolaringoiatria dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, come riporta Sky.
La soluzione
Secondo lo studio, il componente responsabile dell’effetto antivirale sembrerebbe essere l’acqua di mare, già famosa per le sue grandi proprietà antivirali e antimicrobiche. La principale via di ingresso del virus nel corpo umano è il naso, e le altre vie aeree come gola e bronchi. Partendo da questo, i ricercatori hanno indagato il ruolo dell’acqua di mare. La soluzione salina stimolerebbe le ghiandole della mucosa nasale a produrre acido ipocloroso (HClO), riducendo l’effetto del virus.
I risultati
Sono stati coinvolti 108 pazienti affetti da Covid-19, tra Febbraio e Marzo 2022, quindi durante l’ondata Omicron. I pazienti sono stati divisi in due gruppi. Un gruppo da 50 che riceveva la terapia Covid-19 standard e il trattamento con spray nasale a base di soluzione salina, un altro gruppo da 58 che riceveva solo terapia Covid-19 standard. Il primo gruppo riceveva la soluzione salina 3 volte al giorno. I pazienti trattati con soluzione salina nasale si negativizzano in media 2 giorni prima dei controlli.
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I numeri
La Fondazione Gimbe ha diffuso i dati del monitoraggio riferito alla settimana fra il 25 novembre e il primo dicembre. Registrato un rialzo dei ricoveri ordinari (+11,1%) e dei ricoveri in terapia intensiva (+28%), rispetto alla settimana precedente. Restano sostanzialmente stabili i nuovi casi di Covid-19: 227.420 rispetto ai 229.122 della settimana precedente. Salgono i decessi, che passano da 580 a 635, ovvero 55 in più.
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