
Le misure del sindaco di Casamassima per evitare assembramenti
Il sindaco di Casamassima, Giuseppe Nitti emana un’ordinanza restrittiva per contenere i contagi tra la popolazione. Il provvedimento che ha efficacia fino al 13 marzo ed impone diversi divieti ad attività commerciale e ai cittadini under 16. I ragazzi infatti sono ritenuti i principali responsabili degli assembramenti. La risalita della curva dei contagi impone nuovi provvedimenti restrittivi tra i comuni in provincia di Bari. A destare molta preoccupazione è la variante inglese che si è rivelata molto contagiosa ed aggressiva. Da leggere anche Coronavirus, ecco quali sono le regioni che potrebbero cambiare colore: si decide oggi.
L’ordinanza del primo cittadino
Il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio, ha già emanato un’ordinanza per contenere la diffusione del virus, ma non è il solo. A distanza di pochi giorni chiudono anche le scuole di ogni ordine e grado di Casamassima. Ragazzi e bambini continuano quindi l’attività didattica in dad. Un anno difficile per studenti e docenti che più volte hanno dovuto adattare il metodo di apprendimento a condizioni sempre diverse. Il sindaco Nitti sceglie la linea dura anche contro gli assembramenti. Il provvedimento prevede infatti il divieto assoluto per gli under 16 di uscire dalla propria abitazione tra le 17.00 e le 7.00 del mattino, con l’unica eccezione di essere accompagnati da un genitore o da un famigliare maggiorenne.
Le misure restrittive per le attività commerciali
Le strade e le piazze del comune che erano il luogo di incontro dei giovanissimi sono controllate dalle forze dell’ordine che impongono il “tutti a casa”. Si può uscire però per portare a passeggio il proprio animale domestico ma cani, gatti e proprietari devono restare entro i 100 metri dall’abitazione. I parchi e le villette inoltre restano chiusi dalle 17.00 alle 7.00 del giorno successivo e perciò non sono più un luogo aggregazione. La rapida diffusione dei contagi coinvolge anche le attività commerciali ed artigianali che con il nuovo provvedimento, chiudono alle 20.00 e riaprono alle 5.00 del mattino successivo. L’ordinanza comunale impone ai bar di non poter accogliere i clienti ai tavoli e prescrive l’asporto fino alle 18.00 e la consegna a domicilio fino alle 22.00. Pizzerie, ristoranti e rosticcerie invece hanno possono fare asporto e consegna a domicilio fino alle 22.00, mentre possono avere i clienti ai tavoli fino alle 18.00. La limitazioni per le attività di ristorazione sono quindi, molto rigide ed è prescritta anche la chiusura dei distributori automatici di bevande dalle ore 18.00 alle 5.00.
Stop anche al mercato settimanale
Il sindaco Nitti dà lo stop anche al mercato settimanale nella giornate del 6 e del 13 marzo, con la sola eccezione dei banchi alimentari che possono restare aperti. Le limitazioni dovrebbero portare ad un calo della curva dei contagi e consentire alla popolazione di affrontare l’emergenza sanitaria con maggiore serenità in attesa di un’efficace profilassi vaccinale.
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