Covid, in Italia diagnosticati i primi casi di variante Acrux, dobbiamo preoccuparci? Risponde la dottoressa Gismondo

La presenza di questa variante, in ogni caso, ci fa rimanere in “uno scenario non pandemico”: ecco il commento della dottoressa Gismondo

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In Italia sono già stati diagnosticati un paio di casi, ma la dottoressa Gismondo ha tranquillizzato tutti in una intervista all'Adnkronos

Si chiama Acrux ed è la nuova variante del Sars Cov-2 finita nella lente di ingrandimento dei virologi per il suo elevato livello di contagiosità. Uno dei rari casi è stato diagnosticato in Italia proprio poche ore fa all'ospedale Sacco di Milano. «Si tratta di quello che dovrebbe essere il secondo caso rilevato in Italia di XBB.2.3.2» ha raccontato la virologa (che è anche direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze), Maria Rita Gismondo, all'Adnkronos.

Le parole rassicuranti della dottoressa Gismondo

La dottoressa Gismondo ha però voluto tranquillizzare gli italiani chiarendo che si tratta di una variante che, seppur molto contagiosa, non è assolutamente pericolosa e non deve far temere una recrudescenza dell'epidemia. Secondo la nota virologa si tratta di un “dato epidemiologico, niente di allarmante, perché questa variante è già presente in molti Paesi del mondo: in India, negli Stati Uniti, in Spagna, in alcune regioni asiatiche. E' forse un po' più contagiosa, ma non è più grave”.

“Rimaniamo in uno scenario non pandemico"

La presenza di questa variante, in ogni caso, ci fa rimanere in “uno scenario non pandemico” ha spiegato la nota virologa siciliana. È necessario tenere il virus sotto controllo, ha spiegato l'esperta, grazie anche al sapiente lavoro della “rete epidemiologica a livello mondiale, ma è solo una questione speculativa di osservazione, niente di allarmante per la popolazione. Questo va sottolineato”. La stessa virologa ha spiegato che in Italia i casi di positività al virus sono ormai pochissimi e non destano preoccupazione. CONTINUA A LEGGERE…


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Da dove deriva il nome della nuova variante?

La variante Acrux, ha proseguito la Gismondo nell'intervista ad Adnkronos, è stata intercettata «nell'ambito della sorveglianza nella nostra area di competenza, che è la città di Milano». E' importante che il virus venga sempre tracciato come si dovrebbe fare con ogni virus, anche se al momento la situazione rimane sotto controllo e non desta preoccupazione. La variante “Acrux” è stata battezzata con questo nome da esperti attivi sui social. Il nome deriverebbe da “Alfa Crucis”, un sistema stellare appartenente alla costellazione della Croce del Sud.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.