Covid, in media si infettano quasi 50 infermieri vaccinati al giorno: il livello di copertura sta calando
Cresce il numero degli infermieri contagiati anche tra i vaccinati con doppia dose: le incognite sulla durata della protezione
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Covid-19: perché gli infermieri si stanno contagiando?
A distanza di qualche mese dalla seconda somministrazione di vaccino agli operatori sanitari, oggi siamo di fronte alla temuta situazione di cui si parlava già durante l'estate. Il calo degli anticorpi prodotti grazie al vaccino contro il Covid-19 sta mettendo a rischio la salute degli infermieri e i dati raccolti dalle istituzioni rilevano un incremento di circa 50 nuovi operatori infetti ogni giorno all'interno del territorio nazionale. Il sindacato degli infermieri Nursing Up ha immediatamente lanciato l'allarme e richiesto un intervento repentino da parte del governo. Da leggere anche Terza dose, Oms e Fda bocciano questa ipotesi: “Potrebbe non servire"
Terza dose vaccino agli infermieri: si o no?
Gli operatori sanitari rischiano di più rispetto al resto della popolazione di contrarre l'infezione poiché prestano servizio negli ospedale e possono entrare più facilmente in contatto con il virus Sars-CoV2. I dati registrati ultimamente e riguardanti proprio gli operatori sanitari contagiati hanno destato preoccupazione e messo in dubbio l'efficacia dei vaccini a distanza di mesi. Tutti i sanitari sono stati sottoposti alla doppia somministrazione vaccinale ma il tempo sta creando un nuovo rischio per la loro immunità. Il sindacato degli infermieri ha espressamente chiesto di somministrare una dose aggiuntiva, al fine di consentire una risposta immunitaria costante in chi svolge il proprio mestiere a contatto con i pazienti infetti. Si attendono chiarimenti in merito dal Ministero della Salute e dall'Istituto Superiore di Sanità e si spera che arrivino al più presto.
Perché i vaccini non proteggono?
L'Istituto Superiore di Sanità deve rispondere celermente per evitare che altri infermieri possano contagiarsi. Il sindacato ha chiesto che vengano effettuati degli approfondimenti e che venga spiegata in modo dettagliato la situazione attuale, affinché si riesca a trovare una soluzione opportuna e capace di rendere sicuro ogni luogo di lavoro. Se gli operatori sanitari necessitano di una terza dose di vaccino è arrivato il momento d'iniziarne la somministrazione, oppure venga spiegato il perché di una scelta differente, esponendo anche le relative evidenze scientifiche. CONTINUA A LEGGERE..
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L'esigenza di accelerare i tempi
Se nei primi mesi la vaccinazione crea una protezione anticorpale nei soggetti riceventi, probabilmente questa si riduce con il tempo e la risposta immunitaria non permette agli individui di contrastare l'infezione dal virus Sars-CoV2. Qualora le istituzione confermino l'esigenza di una dose aggiuntiva di vaccino sarà indispensabile programmare un calendario dettagliato per consentire a tutti gli operatori sanitari la necessaria protezione contro il Covid-19.
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