
Covid, le dichiarazioni di Draghi sui vaccini al vertice Ue, ecco le parole del presidente del consiglio
Draghi al vertice Ue confida nell’importanza di un’asse con gli Stati Uniti. Al summit ha partecipato anche Joe Biden, che ha invitato alla cooperazione su Covid e politica estera. Il premier ha sottolineato l’importanza di rilanciare il progetto di un titolo comune europeo, per il quale giù si era battuto il suo predecessore Conte, come riporta ilfattoquotidiano.it. Leggi anche: Covid, nuovo Dpcm, ecco tutte le novità sulla riapertura delle scuole e sulla chiusura di bar e ristoranti fino al primo maggio
I vaccini
I leader Ue, riuniti al tavolo del Consiglio europeo hanno discusso sui vaccini. Con la questione dello stop all’export, ribadita anche dal premier Mario Draghi. Il premier ha sostenuto la necessità di non restare inermi di fronte agli impegni non onorati: “I cittadini europei hanno la sensazione di essere stati ingannati da alcune case farmaceutiche“, ha detto Draghi nel corso del suo intervento. Il premier sosterrà proposta della presidente della Commissione Ursula von der Leyen di rafforzare il meccanismo europeo sulle esportazioni di vaccini. Leggi anche: Coronavirus, sono arrivate nuove importanti dichiarazioni del premier Draghi: ecco le sue parole
Importante l’asse con gli Stati Uniti
Per avere successo nella campagna di immunizzazione potrebbe rivelarsi molto importante anche l’asse con gli Stati Uniti. Oltre i vaccini, secondo Draghi, occorre porre le basi per la futura ripartenza. Il presidente del Consiglio ha sottolineato la necessità di costruire da subito una politica fiscale comune che eviti di fare errori nella ripresa post pandemia. Sarebbe necessario rilanciare il progetto di un titolo comune europeo, gli eurobond per i quali già si era battuto Giuseppe Conte. Leggi anche: CORONAVIRUS, NUOVO DPCM, ECCO COME E QUANDO POSSIAMO SPOSTARCI FINO A PASQUETTA
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Il piano di Draghi
Draghi lavora anche per costruire un asse con gli Stati Uniti proprio sui vaccini. Due i piani possibili di trattativa: quello della concessione dei brevetti per la produzione in Europa e quello di un aumento dell’export da parte delle aziende di Big Pharma, in particolare di Johnson&Johnson, per quanto compatibile con la campagna vaccinale americana.
La zona gialla
Per gli esperti del Comitato tecnico è presto per reintrodurre le zone gialle. Gli scienziati vorrebbero prolungare ancora per qualche settimana le attuali misure restrittive, per evitare che la riapertura di bar e ristoranti possa creare nuovi assembramenti. Per il ministro Speranza sarebbe meglio prorogare le attuali misure, evitando il colore giallo per le Regioni, fino al 3 maggio. Per il momento si tratta ancora di ipotesi, si deciderà nei prossimi giorni.
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