Coronavirus, lockdown duro in Italia in arrivo dopo Natale: ecco la proposta di Pregliasco

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Covid, la situazione in Europa

I paesi europei stanno prendendo misure restrittive uno dopo l’altro, a causa della risalita dei contagi. Il primo stato a essere tornato in lockdown è l'Olanda. Sono state raccomandate al governo misure rigorose per frenare la diffusione della variante Omicron, che è prevalente in diversi paesi nord europei. Il premier Mark Rutte e il ministro della Salute, Hugo de Jonge hanno annunciato il lockdown nel corso di una conferenza stampa. Chiusi dunque ristoranti, bar, cinema, teatri e negozi non essenziali. Il governo danese invece ha annunciato la chiusura di cinema, teatri e sale da concerto. Nuova stretta anche in Svizzera. Da lunedì 20 dicembre, sono tornati lo smart working e il divieto per i non vaccinati di entrare in ristoranti, spazi culturali e strutture sportive e ricreative. Qual è invece la situazione in Italia?

Covid, la situazione in Italia

L'aumento di casi Covid in Italia preoccupa gli esperti. I nuovi positivi sono 30.798, quasi il doppio dei 16.213 di lunedì. I tamponi sono stati 851 mila, con il tasso di positività che si attesta al 3,6%. Sono 153 i morti, in crescita rispetto ai 137 di lunedì, mentre sono 25 in più i letti occupati nelle terapie intensive e 280 quelli nei reparti ordinari. La crescita lineare dei contagi preoccupa gli esperti, soprattutto perché al momento la variante preponderante in Italia è ancora la Delta. Con la diffusione della variante Omicron, che ha una contagiosità doppia, la situazione potrebbe peggiorare in fretta, come riporta Money.it.

La proposta di Pregliasco: lockdown duro dopo Natale

Ad aggravare il quadro possono essere le feste imminenti durante le quali i contatti si moltiplicheranno. Arriva per questo motivo anche una proposta da parte dei virologi, in particolare di Pregliasco, che parla di 'Lockdown duro dopo Natale'. Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario Irccs Istituto Galeazzi e professore dell’Università di Milano, in un’intervista all’Adnkronos ha lanciato l’allerta: «È possibile immaginare la necessità di un lockdown serio esteso a tutti, in funzione di un futuro ancora da stabilire. Dobbiamo prevederlo nel menù di quello che ci aspetta nelle prossime festività dopo Natale».

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