Covid, rischia di più chi vive con o senza figli? Ecco i risultati di uno studio pubblicato su BMJ

Ecco i risultati di un nuovo studio pubblicato sul British Medical Journal che ha analizzato i rischi legati al Covid-19 per le coppie con e senza figli

Covid-19, ecco i risultati di uno studio pubblicati su Bmj (foto: Pixabay)
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Vivere con o senza figli può incidere sulla contrazione del Covid-19 e sugli esiti? Ecco i risultati di uno studio

Secondo un nuovo studio pubblicato sul British Medical Journal la seconda ondata di Covid-19 non avrebbe comportanto un aumento della mortalità anche se i contagi e le degenze ospedaliere sono aumentate sensibilmente. I risultati di questo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica BMJ, hanno fatto luce sul rischio di esiti avversi legati all'infezione da SARS-CoV-2 e Covid-19 tra gli adulti che vivono con e senza bambini durante le prime due ondate della pandemia nel Regno Unito. Secondo questo studio, il ruolo di bambini e degli adolescenti nella trasmissione di SARS-CoV-2 appare ancora incerto. Alcune prove suggeriscono che sono meno suscettibili alle infezioni perché prendono più raffreddori dai coronavirus stagionali ogni anno rispetto agli adulti. Leggi anche Covid, l'annuncio di Bassetti: “In arrivo una compressa per curarlo a casa".

Le statistiche evidenziate

Gli adulti che vivono con i bambini hanno tendenzialmente più “raffreddori comuni" di quelli che non vivono con i bambini e questo potrebbe comportare un minor rischio di gravi esiti dell'infezione da SARS-CoV-2. In alternativa, convivere con i bambini può portare a maggiori opportunità di infezione da SARS-CoV-2 e maggiori rischi per gli adulti con cui convivono. Per affrontare questa incertezza, i ricercatori hanno studiato se il rischio di infezione e gli esiti gravi del covid-19 differissero tra gli adulti che vivono con e senza bambini in età scolare durante le prime due ondate della pandemia nel Regno Unito. Per delineare questa statistica, gli studiosi hanno attinto ai dati relativi alle cure primarie per 12 milioni di adulti (di età pari o superiore a 18 anni) collegati ai ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva e ai registri dei decessi in Inghilterra durante la prima ondata (dal 1 febbraio al 31 agosto 2020) e la seconda ondata (dal 1 settembre al 19 dicembre 2020).

I risultati dello studio

I ricercatori hanno quindi analizzato i dati per vedere chi ha sviluppato l'infezione da SARS-CoV-2, è stato ricoverato in ospedale o in terapia intensiva o è morto per covid-19. I risultati per gli adulti di età compresa tra 18 e 65 anni e gli anziani (oltre i 65 anni) sono stati analizzati separatamente. Durante la prima ondata, per gli adulti di età pari o inferiore a 65 anni, la convivenza con bambini di qualsiasi età non è risultata essere associata a un rischio notevolmente aumentato di infezione da SARS-CoV-2 o a gravi esiti da covid-19, rispetto al non vivere con i bambini. Durante la seconda ondata, c'è stato un aumento del rischio di infezione e di ricovero ospedaliero correlato a Covid-19 (ma non ricovero in terapia intensiva) per gli adulti di età pari o inferiore a 65 anni che vivono con bambini di qualsiasi età, rispetto a quelli che non vivono con bambini. Tuttavia, gli aumenti assoluti dei rischi non sono da considerare molto rilevanti.


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Le conclusioni

I ricercatori hanno stimato che il numero di persone che hanno contratto un'infezione da SARS-CoV-2 è aumentato da 810 a 850-870 per 10.000 persone che vivono con bambini di età compresa tra 0 e 11 anni e tra 970-1000 per chi convive con bambini di età compresa tra 12 e 18 anni nel periodo della seconda ondata. Per i ricoveri ospedalieri con Covid-19, la convivenza con bambini di età compresa tra 0 e 11 anni è stata associata a un aumento da 160 a tra 161-165 per 10.000 persone / anno e per coloro che vivono con bambini di età compresa tra 12-18 anni e tra 162 e 166. Non c'è stato un significativo aumento del rischio di morte in nessuna delle due ondate. Le persone che vivevano con bambini di qualsiasi età avevano meno probabilità di morire per cause non legate al Covid. Anche le persone che vivono con bambini di età compresa tra 0 e 11 anni hanno meno probabilità di morire di Covid-19 nella prima e nella seconda ondata.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.