Covid, rischio contagio doppio per gli adolescenti rispetto agli anziani, ecco per quale motivo
I ricercatori del New York Medical College hanno scoperto che gli adolescenti hanno un rischio doppio di contrarre il Covid
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Covid, rischio contagio doppio per gli adolescenti rispetto agli anziani
Un nuovo studio condotto dai ricercatori del New York Medical College e pubblicato sulla rivista Jama Network Open ha analizzato i rischi di contagio da Covid della popolazione, confrontando gli adolescenti con gli anziani. Gli studiosi hanno scoperto che in età adolescenziale il rischio di contrarre il Coronavirus è doppio rispetto alla popolazione più anziana, quindi over 65. Vediamo di seguito i dettagli.
Lo studio
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Jama Network Open. Gli studiosi hanno analizzato un campione di popolazione compreso tra i 10 e i 65 anni e residente in 19 stati degli Usa. Gli adolescenti e i giovani hanno un rischio quasi doppio di contrarre il Covid rispetto agli anziani. L’analisi dei dati raccolti è avvenuta tra giugno 2021 e gennaio 2022, come riporta Sky. In 16 dei 19 stati il tasso di incidenza dell’infezione da Covid è maggiore per i più giovani.
I risultati
In Florida gli adolescenti avevano una probabilità quasi due volte maggiore di contrarre il Covid rispetto agli over 65. E' un risultato differente da quelli emersi dagli studi condotti in Europa e in Asia. Nelle altre ricerche emergeva un rischio minore di contagio per gli adolescenti. Gli studiosi del New York Medical College sottolineano che una ricerca sulla variante Delta condotta nel Regno Unito aveva portato a conclusioni molto vicine.
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Ecco perché gli adolescenti sono più a rischio
Da cosa dipende questa differenza tra i giovani e gli anziani? La risposta non sembrerebbe risiedere nel numero di vaccini anti-Covid ricevuti, ma nella società. Gli adolescenti tendono ad avere più contatti rispetto agli adulti e agli anziani, aumentando così le probabilità di contrarre il coronavirus. Per il momento i dati a disposizione non sono sufficienti per dimostrare che questo trend sia presente anche al di fuori degli Stati Uniti.
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