I nuovi tamponi salivari sono stati sperimentati con successo da ricercatori americani
Un nuovo strumento diagnostico potrebbe “smascherare” il Coronavirus con una precisione maggiore rispetto all’attuale tampone nasale. Si tratta di una nuova risorsa preziosa in grado di tracciare con maggiore puntualità la diffusione del SARS-CoV-2 con una elevatissima rapidità e una estrema sensibilità . Il nuovo test è stato messo a punto da una equipe di ricercatori americani coordinati da scienziati del California Institute of Technology (CALTECH) in sinergia col Dipartimento di Salute Pubblica della Città di Pasadena. Da leggere anche Coronavirus, si lavora per la riapertura di bar e ristoranti dal 19 aprile.
Come è stato condotto lo studio
A guidare la ricerca è stato il professor Rustem F. Ismagilov, esperto di microfluidica. Lo studio è stato condotto grazie all’ausilio di alcuni volontari che di recente avevano avuto dei contatti con soggetti contagiati dal Sars Cov-2. Grazie al confronto tra i vari test inclusi nella ricerca, sono state individuate le soluzioni più rapide nella scoperta di nuove infezioni. L’equipe di ricercatori ha confrontato il nuovo test salivare con i tamponi nasali rapidi. I campioni biologici prelevati dai volontari sono stati prelevati con la frequenza di due volte al giorno e poi conservati in appositi contenitori in grado di conservare intatto l’RNA del patogeno pandemico.
L’efficacia dimostrata dei nuovi tamponi
Si è così scoperto come il nuovo tampone salivare è in grado di rilevare con largo anticipo l’RNA virale rispetto al tampone nasale, con una differenza che oscilla tra 1,5 e 4,5 giorni. Ulteriori analisi di laboratorio ad alta sensibilità hanno dimostrato la straordinaria efficacia dei tamponi salivari. La ricerca condotta sui volontari ha anche dimostrato come il test sperimentato su due uomini, sia stato in grado di intercettare e rilevare con un anticipo tra 1,5 e 3 giorni l’Rna virale rispetto al classico tampone nasale, mentre in una bambina il virus è stato intercettato addirittura 5 giorni prima. Questo test ha dimostrato come la saliva possa rappresentare un campione più attendibile rispetto al muco prelevato tramite i tamponi nasali.
I limiti dei tamponi salivari
Va detto però che nonostante l’efficacia rilevata dallo studio in questine, i limiti di questo tampone non sono trascurabili. In determinati momenti della giornata (soprattutto a digiuno e prima di lavare i denti) la sensibilità potrebbe non essere quella ottimale per dare un esito affidabile. Va anche detto che lo studio si basa su tamponi auto-raccolti dagli stessi volontari e quindi potrebbero emergere delle criticità rispetto ai test eseguibili da personale esperto e qualificato.
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