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Covid, un algoritmo supporterà i medici nella scelta del farmaco giusto: come funzionerà

L'algoritmo sarà una vera e propria arma in più per capire se il paziente è privo di rischi nell'assunzione di determinati farmaci

Covid, un algoritmo supporterà i medici nella scelta del farmaco giusto: come funzionerà
Foto Pixabay

La scienza sta studiando gli algoritmi digitali per applicarli alla medicina generale

È da un po’ di tempo, ormai, che la scienza sta studiando gli algoritmi digitali per applicarli alla medicina generale. Gli algoritmi digitali sono una vera e propria arma per contrastare il Covid-19 ed è soprattutto un aiuto essenziale per tutti quei medici e pazienti per prescrivere l’antivirale Paxlovid, per il momento l’unica arma che la medicina generale ha a disposizione per contrastare il Coronavirus. Tutto questo pare sia stato reso possibile grazie agli studi e alle ricerche sul farmaco eseguite da Cittadinanzattiva e FIMMG.

Le proprietà del nuovo algoritmo

Secondo Nicola Calabrese, il vicesegretario di Nazionale FIMMG, il nuovo algoritmo dà la possibilità di rendere molto più semplice il processo di prescrizione del farmaco, dando un sostanziale aiuto a tutti i medici di medicina generale impegnati in questo arduo percorso. Per il segretario nazionale FIMMG Silvestro Scotti, invece, la medicina generale è già in procinto di dare vita a questa particolare operazione in ambito medico per consegnare nelle mani dei medici uno strumento di supporto efficace. Il medico di famiglia, in questo modo, ha la possibilità di analizzare al meglio ogni possibile interazione farmacologica che possa quantomeno limitare la prescrizione, individuando i primi pazienti, i quali, in caso di contagio da Covid, possano accedere alla terapia antivirale riducendo drasticamente i tempi che occorrono per le cure.

Come verrà valutata l’eleggibilità del paziente

Come è risaputo, il percorso per individuare l’eleggibilità del paziente è abbastanza lungo e complicato per poter definire una terapia vera e propria. Il medico dovrà, infatti, essere capace di capire se il paziente possa candidarsi al trattamento, valutandone i rischi (in caso di alcune complicazioni come patologia oncologica, diabete e molto altro ancora), ricercando nella storia clinica fattori di esclusione (ad esempio una compromissione dei reni), assicurandosi che non ci siano degli impedimenti per poter assumere quei determinati farmaci che possono essere controindicati per il trattamento in sé. CONTINUA A LEGGERE..

Il parere della segretaria generale di Cittadinanzattiva

La segretaria generale di Cittadinanzattiva, Anna Lisa Mandorino, ha dichiarato che l’algoritmo è una vera e propria arma in più per capire se il cittadino sia libero è privo di rischi nell’assunzione di un determinato farmaco per curare il Covid. Sempre secondo la Mandorino, questi strumenti digitali permettono di consolidare soprattutto la fiducia che ripongono i pazienti nei confronti del loro medico di famiglia. Ormai la digitalizzazione viene adoperata in questo campo per dare cure immediate ed accorciare i tempi della terapia, oltre che e rendere meno burocratiche molte procedure. FIMMG e Cittadinanzattiva condividono, pertanto, il fatto di trovare la soluzione affidandosi alla tecnologia, trovando così il modo di rendere più semplici i processi di eleggibilità del paziente.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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