Variante Pirola, individuato e isolato il primo caso in Italia: ecco i sintomi
La variante Pirola, rispetto alla Eris, sembra essere meno aggressiva ma il rischio di nuove mutazioni è sempre in agguato
La variante Pirola è arrivata anche nel nostro paese ma non rappresenta un pericolo per il sistema immunitario delle persone sane
La notizia che circola in queste ore sull'isolamento a Brescia della variante Covid BA.2.86 che è stata battezzata col nome “Pirola” è la dimostrazione che questa nuova variante è già arrivata in Italia anche se si stima che i casi siano ancora pochi. Si tratta di una variante che, per via dei sintomi, ha già destato qualche apprensione all'estero. La notizia è stata data dalla stessa equipe di virologi coordinata dal dottor Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv).
Il sequenziamento è già in corso
“Abbiamo effettuato quello che risulta essere il primo isolamento di BA.2.86 nel nostro Paese" ha spiegato il dottor Caruso che è anche direttore del Laboratorio di Microbiologia dell'Asst Spedali Civili del capoluogo. L'esperto ha anche confermato che la persona contagiata è un paziente fragile e che il “sequenziamento è in corso". Nel nostro paese, al momento, la variante più diffusa è la Eris che però sembra essere facilmente “attacabile” anche con lo stesso vaccino a disposizione.
Si tratta di una variante blanda ma che potrebbe mutare
La variante Pirola, rispetto alla Eris, sembra essere meno aggressiva. Il primo caso venne registrato in estate in Danimarca, mentre successivamente altri casi vennero diagnosticati in Israele, Stati Uniti, Regno Unito e Sudafrica. Secondo gli esperti, si tratta di una variante che non dovrebbe rappresentare un grosso problema per il sistema immunitario delle persone sane, e sarebbe quindi meno resistente rispetto ad altre varianti. I sintomi sono analoghi a quelli dell'influenza stagionale. Può causare infezioni o infiammazioni delle vie aeree, tosse, febbre (anche alta) e dolori articolari. Ma non si escludono nuove mutazioni che potrebbero essere particolarmente insidiose.
Il punto sulla campagna vaccinale
La campagna vaccinale anti-Covid, insieme a quella antinfluenzale, premderà il via il 12 ottobre 2023. Le farmacie italiane torneranno a somministrare ai cittadini i vaccini, anti-Covid-19 ed anche antinfluenzali. Ancora una volta le farmacie svolgeranno un ruolo nevralgico nell'assistenza soprattutto e nella prevenzione delle infezioni soprattutto nei soggetti più fragili, in special modo le farmacie rurali che si trovano in aree distanti dai poli ospedalieri.
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