
Ecco uno stralcio dell’intervento di Crisanti durante la partecipazione alla trasmissione “Agorà”
L’ingresso della variante Omicron ha un po’ stravolto le carte, inducendo i governi di molti paesi ad introdurre delle misure restrittive per arginare la diffusione dei contagi. A tal proposito, il direttore del Laboratorio di Microbiologia dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, ha delineato il quadro legato proprio alla diffusione della nuova variante, nel corso della sua partecipazione alla trasmissione Agorà, in onda su Rai Tre. Da leggere anche Locatelli ha proposto il tampone ai vaccinati in caso di grandi eventi
Come è cambiata la situazione dei contagi
Il quadro della situazione, secondo il microbiologo, sarebbe mutato quando il numero dei contagi è aumentato in maniera vorticosa. «Fino ad un paio di settimane fa – ha dichiarato Crisanti ad Agorà – pensavo ci saremmo fermati attorno ai 25-30mila casi – ha dichiarato – ma adesso la situazione è completamente diversa». La grande novità è che anche le persone vaccinate con 2 dosi possono contrarre l’infezione con la variante Omicron e per questo motivo andrebbero introdotte delle nuove misure.
I dati che preoccupano
E’ vero che la variante Omicron non ha causato lo stesso numero di malati gravi delle precedenti mutazioni, ma è pur vero che sta facendo aumentare in modo considerevole la pressione sulle strutture ospedaliere. Crisanti ha ricordato il dato della Gran Bretagna dove, da 50 mila casi, si è passati a 90 mila in pochi giorni. «Considerando la popolazione totale – ha chiosato Crisanti – è un dato che non va sottovalutato». In questo senso sarebbe importante, sempre secondo il microbiologo dell’Università di Padova, mettere al bando i tamponi rapidi. «Gli antigenici – ha spiegato Crisanti – sono un elemento di diffusione del virus, non di controllo. Applichiamo un lasciapassare sociale per un test che ha una sensibilità tra il 50 e il 70%». CONTINUA A LEGGERE…
Le proposte di Crisanti per ridurre la diffusione del virus
Fra le misure caldeggiate da Crisanti per frenare la diffusione dei contagi, vi sarebbe l’obbligo della mascherina nei mezzi pubblici con l’uso delle Ffp2 nei ristoranti, nelle discoteche e a scuola. Il virologo si è detto anche sicuro che la vaccinazione è in grado di rendere le scuole più sicure. «I dati sono molto confortati, nessun effetto collaterale, se non un po’ di mal di testa».
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