Demenza, fra 5 anni potrebbe arrivare sul mercato il vaccino per prevenirla

Il vaccino contro la demenza potrebbe essere disponibile già nei prossimi 5 anni e potrebbe salvare molte vite umane

Vaccino contro la demenza, entro 5 anni potrebbe essere immesso sul mercato (Foto: Pixabay)
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Sperimentato con successo sugli animali sono già iniziati i primi test sull'uomo grazie al sostegno economico del governo Usa

Grossi passi in avanti si prospettano in un futuro a breve scadenza nella lotta contro la demenza. Un ricercatore del Sud Australia che ha sviluppato un potenziale vaccino per prevenire la demenza ha affermato che entro cinque anni potrebbe essere immesso sul mercato. Il nome del ricercatore è Nikolai Petrovsky, professore di endocrinologia alla Flinders University di SA, che ha dichiarato a News Corp Australia che il suo vaccino “rivoluzionario", sviluppato grazie la finanziamento del governo degli Stati Uniti, è passato dai test sugli animali ai test sull'uomo.

Le parole di Petkovsky

Il lavoro durato 20 anni – ha dichiarato Petrovsky – è ormai giunto al capolinea. Oggi sappiamo che la malattia di Alzheimer è un grosso problema e sappiamo che diventerà ancora più con l'invecchiamento della nostra popolazione. Il vaccino potrebbe essere rivoluzionario. Non è qualcosa che sarà disponibile domani, ma è un passo fondamentale verso la giusta direzione."

Le statistiche

Secondo l'Australian Institute of Health and Welfare (AIHW), la demenza è la seconda causa di morte in Australia e la causa principale nelle donne. Solo in Australia si prevede che 590.000 persone ne saranno affette entro il 2028, con un aumento di oltre 100.000 dal 2019. In Italia sono circa 600 mila i malati di Alzheimer che equivale al 4% della popolazione over 65. Si stima che nel 2050 gli ultra 65enni rappresenteranno il 34% della popolazione e che i casi aumenteranno in modo esponenziale.


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Come funziona il vaccino

Petrovsky ha affermato che il suo vaccino consente agli anticorpi di rilevare e prevenire quelle disfunzioni che si formano nel cervello e che causano la demenza, non solo prevenendo ma anche invertendo il suo sviluppo. Si sa che il passaggio dalla sperimentazione dall'animale all'uomo è sempre la fase più ardua anche perchè ha un costo non indifferente. Il fatto che questo progetto abbia il sostegno economico da parte del governo degli Stati Uniti è un punto decisivo che farà la differenza e consentirà a questo vaccino di salvare molte vite umane nei prossimi anni.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.