Demenza, il rischio aumenta se si consumano snack e bibite secondo una nuova ricerca scientifica

Se si consumano alimenti ultra-processati come ad esempio snack e bibite aumenta il rischio di svuluppare demenza.

Demenza, il rischio aumenta se si consumano snack e bibite secondo una nuova ricerca scientifica (Foto Pixabay)
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Demenza, il rischio aumenta se si consumano snack e bibite. I dettagli

La demenza è una condizione neurologica caratterizzata da un declino di molteplici funzioni cognitive. Le funzioni che subiscono questo declino sono la memoria, sia a breve che a lungo termine e anche un'altra funzione tra capacità critica, linguaggio, orientamento spazio-temporale. Gli studiosi hanno scoperto che ci sono degli alimenti che contribuiscono allo sviluppo della patologia.

La ricerca

Uno studio condotto dalla Tianjin Medical University, in Cina, ha analizzato i dati di 72.083 persone. I ricercatori hanno scoperto che consumare alimenti ultra-processati, come ad esempio bibite, snack salati e merendine dolci può essere controproducente. Questi alimenti infatti sono ricchi di zuccheri aggiunti, grassi e sale e poveri di proteine e fibre. Il consumo di questi cibi potrebbe essere associato a un maggior rischio di sviluppare demenza. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista di settore Neurology, come riporta Sky.

Alimenti gustosi ma..

Le 72.083 erano di età superiore a 55 anni e senza diagnosi di demenza. I dati sono contenuti nella biobanca del Regno Unito. I ricercatori sono andati alla ricerca di una correlazione tra l'assunzione di cibi ultra-processati e la demenza. Si tratta di alimenti pensati per essere convenienti e gustosi, ma in genere non sono utili se si vuole seguire un tipo di alimentazione corretta. Huiping Li, autore dello studio, ha spiegato che questi cibi possono contenere additivi alimentari o molecole provenienti da imballaggi. Precedenti studi hanno dimostrato che questi additivi possono avere effetti negativi sulle capacità di pensiero e sulla memoria.

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I risultati

I ricercatori hanno scoperto che a distanza di 10 anni, 518 persone avevano sviluppato la demenza. I partecipanti sono stati divisi in quattro diversi gruppi in base al consumo di alimenti ultra-processati. Tra le persone con i consumi più bassi, 105 avevano sviluppato demenza. Il numero salito a 150 tra i soggetti del gruppo con consumo più alto. Gli studiosi hanno riscontrato un aumento di demenza del 25% per ogni aumento del 10% dell'assunzione giornaliera di alimenti ultra-processati. Migliorando la propria dieta assumendo frutta fresca, verdura, legumi, latte e carne, il rischio di demenza potrebbe ridursi del 19% secondo i ricercatori.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.