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Demenza senile, ecco le 2 abitudini quotidiane che aiutano a prevenirla

Ecco quali sono le due abitudini quotidiane che possono aiutare a prevenire la demenza senile secondo due nuovi studi

Demenza senile, ecco le 2 abitudini quotidiane che aiutano a prevenirla
Demenza senile. Foto Pixabay.com

Demenza senile, ecco le 2 abitudini quotidiane che aiutano a prevenirla. I dettagli

L’OMS prevede che entro il 2030 75 milioni di persone nel mondo saranno alle prese con una malattia neurodegenerativa. In Italia abbiamo un tasso di invecchiamento della popolazione tra i più alti al mondo, quindi questo problema è di attualità già oggi. La demenza senile riguarda 1,2 milioni di persone e il 60% sono colpite dall’Alzheimer. Ai medici non resta che la prevenzione, perché sono ancora lontani dal trovare una cura. La buona notizia però è che le forme di demenza senile, si possono prevenire anche attraverso piccole abitudini quotidiane. A dirlo sono due studi recenti.

L’igiene dentale

Il primo studio è stato pubblicato qualche giorno fa sul Journal of American Geriatrics Society, come riporta gazzetta.it. I ricercatori hanno scoperto una correlazione tra l’igiene dentale e l’Alzheimer. Secondo gli studiosi, chi ha seri problemi di salute orale ha il 23% in più di probabilità di sviluppare una forma di declino cognitivo, con conseguente perdita della memoria. La pulizia quotidiana dei denti è fondamentale quindi ed è utile anche usare il filo interdentale. Lavarsi i denti e fare frequenti visite dal dentista quindi non solo è il modo migliore per tenere lontane le malattie gengivali, ma può essere utile anche per tenere alla larga la demenza senile.

L’esercizio fisico

Un altro studio invece ha considerato l’importanza dell’attività fisica per chi vuole mantenere una buona memoria anche in vecchiaia. Anche chi non ha praticato sport da giovane, può atrarne vantaggio. Gli esercizi aiutano a mantenere giovane il cervello a prescindere dall’età, secondo gli scienziati della UC San Francisco. I ricercatori hanno scoperto che il cervello degli anziani fisicamente attivi possiede una proteina che migliora le connessioni tra i neuroni e aiuta a mantenere una cognizione sana.

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Le parole dei ricercatori

Kaitlin Casaletto, un professore di neurologia, ha spiegato che preservare l’integrità di queste connessioni tra i neuroni è vitale per respingere la demenza. L’attività fisica, uno strumento disponibile a tutti, può potenziare il suo funzionamento.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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