Dengue, la malattia si diffonde in Italia
La febbre Dengue si diffonde in Italia: l’epidemia di Fano aggiorna i dati nel rapporto nazionale dell’Iss. Al 24 settembre i contagiati nel nostro Paese erano 500 di cui 51 nelle Marche, quindi, oggi hanno superato quota 550. A Bologna si sono già registrati alcuni casi. Come riportato da il Resto del Carlino, l’argomento Dengue è stato affrontato dal dottor Pierluigi Viale, infettivologo e primario del reparto di Chirurgia delle malattie infettive dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna.
Cos’è la febbre Dengue
Il dottor Viale spiega che la febbre Dengue è un’infezione virale trasmessa dalla puntura della zanzara Aedes. Si parla di malattie virali che prevalgono soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali, ma la situazione sta cambiando. L’infettivologo ha affermato che la Dengue ha raggiunto anche il bacino del Mediterraneo. Nel 2022 infatti ci sono stati due focolai autoctoni in provincia di Milano e a Roma, e attualmente c’è un contagio endemico nelle Marche. Ciò significa che una persona affetta da Dengue è tornata in Italia ed è stata punta dalla zanzara tigre, che resta un vettore idoneo, anche se meno efficace, provocando una piccola epidemia. Il dottore aggiunge: che bisogna tener conto che questa febbre faceva circa mezzo milione di casi all’anno nel mondo all’inizio di questo secolo, nel 2020 i casi sono stati 5 milioni.
Il cambiamento del clima
Cosa dice il dottor Viale: “Certo, c’è un parallelismo tra l’aumento delle infestazioni delle zanzare con successivo aumento di casi di dengue e il riscaldamento del globo terracqueo che è sicuramente un fattore predisponente formidabile, perché più fa caldo e più le zanzare riescono a sopravvivere e questo determina una maggiore presenza di vettori per il virus“.
Preoccupazioni
Alla domanda “quando bisogna preoccuparsi”, l’esperto risponde che la febbre Dengue è una malattia benigna che insorge in modo acuto con comparsa di febbre, dolori articolari e cefalea. Non esiste la possibilità di una trasmissione da persona a persona, perché essa avviene mediante vettore: per essere trasmessa è necessario essere punti dalla zanzara idonea a mantenere il ciclo vitale del virus dentro di sé. E aggiunge: “Ma la dengue è causata da quattro diversi sierotipi di virus e ci può essere una reinfezione sullo stesso soggetto da parte di un altro sierotipo“. A questo punto gli viene chiesto cosa può accadere in questo caso e il dottore risponde così: “Paradossalmente la memoria immunologica della prima infezione non protegge ma fa da trigger per riscontrare poi una malattia più grave. Quindi la seconda infezione da dengue è un’infezione che può generare la cosiddetta dengue emorragica che è una malattia che può avere un decorso acuto e potenzialmente grave“.
La questione vaccino
Parlando di vaccino per la febbre Dengue, Pierluigi Viale risponde che sono disponibili due tipologie di vaccino e che si sta aprendo la partita su chi vaccinare in Italia, uno Stato dove questa emergenza non sussiste ad oggi. Motivo per cui, spiega il professor Viale “I possibili candidati alla vaccinazione potrebbero essere i pazienti che hanno già avuto una prima infezione e non devono reinfettarsi per non correre il rischio di avere una malattia grave“.
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