Denti mancanti, al via le sperimentazioni cliniche per un farmaco che sostituisce i denti mancanti

I recenti test che sono stati condotti su topi e furetti hanno evidenziato come il blocco di una proteina chiamata USAG-1 può risvegliare il terzo set di denti

foto Pixabay
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Questo nuovo farmaco è destinato ai bambini con i denti mancanti ed ha già dato ottimi risultati anche sui topi

Le persone a cui mancano i denti a breve potrebbero avere una speranza in più di poter riavere i propri denti grazie ad un farmaco pionieristico che in questi mesi viene testato in Giappone e che potrebbe rappresentare una validissima alternativa alle protesi dentarie e agli impianti. Come ben sappiamo, gli esseri umani come tutti gli altri mammiferi sviluppano solo due serie di denti nell'arco della propria vita. Ma sotto le nostre gengive sono nascosti i germogli dormienti di una terza generazione di denti.

La nuova tecnologia dal potenziale rivoluzionario

Il team di scienziati guidato da Katsu Takahashi, responsabile della chirurgia orale presso il Medical Research Institute Kitano Hospital di Osaka, ha scoperto un farmaco in grado di stimolare proprio la ricrescita dei denti nascosti. Si tratta di una tecnologia “completamente nuova" al mondo, ha detto Takahashi all'AFP. I trattamenti protesici utilizzati per i denti persi a causa di carie, malattie o lesioni sono spesso considerati costosi e invasivi. Ecco la ragione per la quale “ripristinare i denti naturali ha sicuramente i suoi vantaggi" come ha dichiarato Takahashi, il ricercatore principale del progetto.

I risultati dei test

I recenti test che sono stati condotti su topi e furetti hanno evidenziato come il blocco di una proteina chiamata USAG-1 può risvegliare il terzo set di denti come dimostrano gli esperimenti andati a buon fine sulle cavie. Il team ha affermato che il loro “trattamento con anticorpi nei topi è efficace per la rigenerazione dei denti e può rappresentare una svolta nel trattamento delle anomalie dei denti negli esseri umani". I dentisti daranno priorità alle “estreme" esigenze dei pazienti con sei o più denti permanenti mancanti dalla nascita.


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Serviranno ulteriori test per avere le certezze

Il farmaco è destinato principalmente ai bambini e i ricercatori vogliono renderlo disponibile già nel 2030. Angray Kang, professore di odontoiatria alla Queen Mary University di Londra, conosce solo un altro team che persegue un obiettivo simile, ovvero usare anticorpi per far ricrescere o riparare i denti. Chengfei Zhang, professore clinico di endodonzia presso l'Università di Hong Kong, ha affermato che il metodo di Takahashi è “innovativo e potrà avere in futuro un importante potenziale. risultati osservati negli animali non sempre si traducono direttamente negli esseri umani". Serviranno però ulteriori test anche perchè non sempre i risultati dei test condotti su animali possono essere replicabili anche sugli uomini.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.