Depressione, le donne sono più a rischio: ecco perché e come affrontarla

Depressione, le donne sono più a rischio: ecco perché e come affrontarla

Brutta bestia, la depressione! Parliamo di una delle patologie più pericolose e spesso sottovalutate dell’era moderna, un disturbo che apparentemente non presenta sintomi fisici evidenti ma che nei casi più acuti può portare addirittura al suicidio. In Italia oltre 3 milioni di persone soffrono di depressione e la maggior parte sono donne. Perché mai l’universo femminile è più sensibile rispetto a quello maschile? É un mix tra tre elementi ben precisi, come spiega il sito DiLei.it: vediamo quali sono.

I motivi

Le donne, come riportato dal portale, hanno una particolare predisposizione genetica alla depressione in confronto agli uomini. Ciò non significa che nei geni femminili ci sia un qualcosa che rimandi irrimediabilmente a questa patologia, ma si tratta comunque di un dato di fatto scientifico. A questo va aggiunta il classico agente scatenante, una causa concreta che causa depressione come un lutto, la fine di una relazione importante, problemi in famiglia o sul lavoro o altre questioni importanti della vita quotidiana. Terzo e ultimo elemento che può scatenare la depressione è la modificazione, geneticamente determinata nell’equilibrio ormonale e nel normale meccanismo di controllo dei neurotrasmettitori, le sostanze che fanno “viaggiare” i segnali nervosi all’interno del cervello.

Come combattere la depressione

Il miglior modo per combattere la depressione è rivolgersi immediatamente a un medico psicologo: egli, dopo aver effettuato una diagnosi, saprà consigliare il paziente e supportarlo nel suo percorso di lotta contro questo disturbo. É comunque consigliato cercare di circondarsi di persone con cui ci si trova bene e distrarsi il più possibili con attività che impegnino la mente e il fisico.

Uno studio mostra il legame tra dieta malsana e depressione adolescenziale

Secondo uno studio dell’Università dell’Alabama a Birmingham (USA), gli adolescenti che consumano cibi con alti livelli di sodio e bassi livelli di potassio hanno maggiori probabilità di sviluppare sintomi di depressione. Lo studio, pubblicato su Physiological Reports, suggerisce che la dieta è un fattore di rischio modificabile per la depressione adolescenziale, come riporta news-medical.net

Depressione aumentata del 30% negli adolescenti americani

Sylvie Mrug, Ph.D., Presidente del Dipartimento di Psicologia UAB, spiega che la depressione tra gli adolescenti negli Stati Uniti è aumentata del 30 percento nell’ultimo decennio e gli scienziati volevano sapere perché e come ridurre questo numero. Sono state condotte pochissime ricerche su dieta e depressione. Lo studio mostra la necessità di prestare attenzione a ciò che i bambini stanno mangiando.

La ricerca

Il legame tra endocannabinoidi ed esercizio fisico potrebbe portare a un trattamento migliore per la depressione, associata ad un aumento dell’uso di oppioidi a seguito di un intervento chirurgico.  Durante lo studio, adolescenti urbani a basso reddito, per lo più afroamericani, hanno riportato da soli i sintomi depressivi, oltre alla raccolta di urine durante la notte per misurare i livelli di potassio e sodio. Lo studio ha dimostrato che gli effetti di sodio alto e basso potassio sui sintomi della depressione si accumulano nel tempo. La combinazione unica di alto contenuto di sodio e basso contenuto di potassio ha predetto meglio un aumento della depressione adolescenziale. Cosa mangiare dunque?

Evitare cibi elaborati

Paul Sanders,  professore alla UAB School of Medicine, raccomanda di evitare cibi altamente elaborati, incluso il fast food. Anche se cambiare la dieta in questo modo richiede denaro e fatica, ha molti benefici per la salute, incluso un miglioramento della salute mentale.

Carenza di potassio

La dieta media per gli adolescenti che mangiano troppo sodio va oltre il fast food. Quando la frutta e la verdura mancano dalla loro dieta c’è una diminuzione della quantità di potassio assorbita dal corpo. Un cambiamento nella dieta tra gli adolescenti potrebbe quindi migliorare la loro salute mentale.