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Diabete, attenzione a questi segnali che ne preannunciano l’arrivo

Che cos'è il diabete mellito, le differenze tra le due tipologie esistenti, i sintomi a cui prestare attenzione e la prevenzione

Diabete, attenzione a questi segnali che ne preannunciano l’arrivo
Diabete segnali (Foto Youtube)

Cos’è il diabete mellito

Il diabete mellito è una malattia sempre più presente nel mondo. Stando alle statistiche Istat, in Italia si stima che siano oltre 3,5 milioni di persone ad essere affetti da questa condizione, e a oltre 1 milione non è stato ancora diagnosticato. Questa malattia può comportare diverse complicanze, tra cui danni agli occhi, a reni e nervi, ma anche problemi cardiovascolari. Il dottor Marco Mirani, diabetologo dell’IRCCS Istituto Clinico Humanits di Rozzano, spiega quali sono i sintomi del diabete e quali le differenze tra diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2. Come riportato dal sito Humanitas.it, abbiamo anche reso noto la risposta alla domanda: “Si può prevenire il diabete?”.

Differenze tra le due tipologie di diabete

Il diabete è una condizione contraddistinta da un incremento dei livelli di zucchero nel sangue, conosciuto come glicemia. Tale aumento è provocato da un difetto nella secrezione o nell’azione dell’insulina, l’ormone prodotto dalle cellule del pancreas. Esistono due tipologie principali di diabete: quello di tipo 1 che è rappresentato dal 5% al 10% dei casi, e quello di tipo 2 di cui ne sono affetti il 90% dei pazienti diabetici. Le differenze tra queste due forme di diabete, sono costituite per la loro manifestazione, per le terapie adottate e per l’impatto sulla vita giornaliera dei pazienti.

Il diabete di tipo 1, si presenta nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza, colpisce anche gli adulti in alcuni rari casi. Questa patologia trova la sua causa nella distruzione delle cellule beta del pancreas, che porta a una completa assenza di insulina, in seguito alla presenza di autoanticorpi. Le cause precise di questa riposta immunitaria non normale non sono state del tutto chiarite, ma si pensa che siano influenzate da fattori genetici e ambientali, come alcune infezioni virali.

Il diabete di tipo 2 è una malattia più complicata che si palesa dopo i 30-40 anni. La sua origine coinvolge vari meccanismi, ma il difetto principale è spesso rappresentato dall’insulino-resistenza. Ciò comporta un’eccessiva produzione di glucosio da parte del fegato e a una ridotta utilizzazione dello stesso da parte dei muscoli. Per lo sviluppo del diabete di tipo 2, i maggiori fattori di rischio comprendono la predisposizione familiare alla patologia, un’alimentazione contraddistinta da un eccesso di grassi e zuccheri, condizioni di obesità ma anche di sovrappeso, uno stile di vita troppo sedentario. Dato che l’iperglicemia nel diabete 2 può progredire lentamente e in assenza di particolari sintomi nelle fasi iniziali, possono trascorrere anche anni prima che venga diagnosticato. Di conseguenza, quando si scopre la malattia, possono essere presenti già complicanza tipiche.

I sintomi del diabete mellito

Il diabete è una malattia ingannevole che si presenta spesso senza sintomi evidenti e, che può rimanere silente per lunghi periodi. Invece, nei casi acuti, possono manifestarsi diverse avvisaglie, come la stanchezza, la perdita di peso, un aumento dell’appetito, un aumento della diuresi accompagnato da sete intensa, dolori addominali, visione offuscata, nausea e vomito, alito con odore di frutta matura. Un’iperglicemia prolungata può generare gravi complicanze legate al diabete, tra cui la nefropatia, la neuropatia, la retinopatia e le malattie cardiovascolari, come la coronaropatia, l’ictus e le patologie arteriose degli arti inferiori.

Diabete: la prevenzione

Al momento, il diabete meno diffuso, ovvero quello di tipo 1, non se ne può prevenire l’insorgenza. Tuttavia, sono in atto delle ricerche che si riferiscono alla possibilità di intervenire nelle fasi iniziali della patologia. Di recente, negli Stati Uniti è stato approvato l’uso clinico di un anticorpo monoclonale, il teplizumab, che ha dimostrato la capacità di ritardare l’insorgenza della malattia nei soggetti a rischio. Diversamente, il diabete di tipo 2 può essere prevenuto mangiando in modo sano, ovvero assumendo pochi grassi e calorie, praticando l’esercizio fisico, per evitare sovrappeso e obesità. Numerosi studi hanno svelato che uno stile di vita equilibrato è più efficace di un intervento farmacologico che si pone l’obiettivo di abbassare i livelli di glicemia.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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