Ecco quali sono le cause principali della diarrea del viaggiatore, il disturbo che colpisce le persone che viaggiano frequentemente
Quando ci si reca in paesi dove la condizione igienico-sanitaria è carente, è facile incorrere nella cosiddetta diarrea del viaggiatore. Si tratta di una patologia intestinale (enterite) che colpisce soprattutto coloro che vivono in paesi dal tenore di vita medio alto e che viaggiano verso paesi dove le condizioni igienico-sanitarie non sono quelle ideali. In genere queste zone sono collocate in Africa o in paesi di enormi dimensioni come l’India o la Cina.
Come si manifesta
Anche il clima, quando è particolarmente caldo e umido, può favorire lo sviluppo di questo fastidioso disturbo che colpisce in particolar modo i viaggiatori. Questa patologia si caratterizza soprattutto per l’emissioni di feci liquide e abbondanti con scariche frequenti che sono accompagnate da crampo all’addome, gonfiore addominale, vomito, nausea e astenia.
I sintomi
In genere i sintomi associati a questo disturbo hanno una durata che non supera le 24-48 ore, mentre in quelli più seri impiegano anche qualche giorno in più prima della remissione totale della patologia. Si tratta di un disturbo che non deve essere sottovalutato perché si possono avere complicazioni come disidratazione e squilibri elettrolitici. Non bisogna dimenticare che nella stragrande maggioranza dei casi questo disturbo ha origine batterica mentre più raramente si tratta di patologie virali.
I batteri che causano questa patologia
Il batterio che più frequentemente viene coinvolto è l’Escherichia coli, mentre in rari casi gli batteri “imputati” di cagionare la diarrea del viaggiatore sono i Campylobacter, gli Stafilococchi, le Salmonelle e i Rotavirus. Per prevenire questo disturbo è fondamentale l’assunzione di probiotici prima di intraprendere il viaggio al fine di proteggere il microbiota intestinale. Quando si mangia nei ristoranti locali è sempre meglio evitare cibi crudi e consumare soltanto l’acqua imbottigliata evitando di usare cubetti di ghiaccio.
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