
La dieta Bernstein, tutti i consigli per perdere peso e tenersi in forma
Esistono centinaia di diete diverse da seguire per perdere peso, tenersi in forma, sgonfiare la pancia e tonificare i muscoli. In quest’articolo però ci concentriamo sulla dieta Bernstein, che prende il nome dal dottore statunitense Richard K. Bernstein e garantisce (se seguita alla lettera) di dimagrire 2 chili in una settimana. Lo schema dell’84enne endocrinologo americano, che da anni è al lavoro per trovare la dieta perfetta a basso contenuto di carboidrati, si basa su semplici ma importanti regole. Questa dieta è particolarmente indicata per i diabetici. Vediamo di cosa si tratta.
I primi consigli della dieta Bernstein
Alla base della dieta Bernstein, come spiega anche il sito ItSalute.com, ci sono tre elementi fondamentali. Innanzitutto occorre eliminare alimenti dagli zuccheri semplici e ricchi di fruttosio, galattosio, lattosio e maltosio. Via anche bevande alcoliche e gassate. Seconda indicazione, forse la più importante: si deve proporzionare l’assunzione di carboidrati alla quantità di insulina iniettata (o già presente nell’organismo). Infine, non mangiare se non si ha fame per non appesantirsi e alterare i vari livelli nel sangue, soprattutto quello degli zuccheri. La dieta Bernstein, inoltre, alle lunghe aiuta a ridurre i rischi di ipertensione, problemi agli occhi e malattie cardiache.
Cosa mangiare
Nella dieta Bernstein è ammesso mangiare carne (soprattutto pollame) pesce, frutti di mare, uova, formaggio, burro e panna: alternando tra loro questi cibi, come già detto, si possono perdere fino a 2 chili in una settimana e mantenere l’organismo sano.
Si consiglia di consultare il proprio nutrizionista prima di iniziare questa dieta.
La malattia di Bernstein
Richard K. Bernstein, come spiegato il sito Wikipedia, soffre di diabete di tipo 1 dall’età di 12 anni. In età adolescenziale i medici gli prescrissero una dieta standard ricca di carboidrati e povera di grassi. Questo sistema però non diede benefici a Bernstein, che non ebbe miglioramenti (anzi, le sue condizioni peggiorarono sempre di più) ma non si arrese. Il medico newyorchese, infatti, qualche anno dopo iniziò a studiare un regime alimentare che, invece, prevedeva pochi di quei carboidrati che a lui era stato suggerito di ingerire per tenere a bada la malattia.
Cibi naturali contro il diabete
Partiamo dal fieno greco: secondo alcuni studi, tra cui uno pubblicato nel 2001 sul The Journal of the Association of Physicians of India, i semi di fieno greco sono efficaci nel controllare i livelli di glucosio nel sangue, aumentare la sensibilità dell’insulina e diminuire il colesterolo cattivo. Gli effetti positivi di questa erba sono dovuti probabilmente al suo apporto di fibre e alla presenza di aminoacido 4-idrossi-isoleuciina.
Poi c’è la banaba: l’estratto ricavato da queste foglie è molto utile per regolare i livelli di zucchero nel sangue. Gli estratti contengono infatti un composto triterpenoide conosciuto come acido corosolico che facilita il trasporto di glucosio nel sangue.
Altri alimenti naturali contro il diabete
Terzo alimento consigliato è il mirtillo, ricco di antocianine, antiossidanti utili per la salute della vista e per chi è affetto da retinopatia diabetica e miopia. Alcune sostanze migliorano anche la circolazione sanguigna e l’elasticità dei capillari. Consigliato anche il ginseng, che può avere effetto ipoglicemico perché in grado di rallentare l’assorbimento dei carboidrati, favorire l’utilizzo di glucosio nelle cellule e accrescere la secrezione di insulina nel pancreas. Infine c’è la gymnema sylvestre, pianta utilizzata in India per tenere a bada il livello di zuccheri nel sangue.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.