
La dieta chetogenica, i vantaggi e gli svantaggi di una dieta che mette da parte i carboidrati dando preferenza ai grassi
Una delle cure dimagranti che fa ancora molto discutere è la dieta chetogenica basata sulla riduzione drastica del consumo di carboidrati che induce il nostro organismo a produrre chetoni. In una intervista rilasciata dal dottore Stefano Erzegovesi, specialista in Psichiatria e Scienza dell’Alimentazione presso l’Ospedale “San Raffaele Turro” di Milano, sono stati spiegati i pregi e i difetti di questa dieta drastica che deve essere seguita sotto stretto controllo medico.
“Discendendo dai nostri antenati – ha spiegato Erzegovesi – sopravvissuti a carestie, abbiamo dei sistemi di difesa, fra cui appunto la chetogenesi, molto efficienti che però non vanno stimolati forzatamente per lunghi periodi”. Può funzionare, come ricorda lo stesso specialista solo se viene seguita attentamente da persone preparate ed è molto utile per le persone che soffrono di alcune patologie specifiche come l’epilessia resistente ai farmaci. Lo schema della dieta chetogenica prevede il consumo di molti grassi di origine animale.
I grassi animali la fanno da padrone
Addirittura il 75% delle calorie derivano dai grassi, anche se vanno sempre preferiti i grassi insaturi. Questo non vuol dire che i carboidrati vanno assolutamente ‘criminalizzati’ ed eliminati dalla dieta ma che devono essere inclusi con moderazione, compensando grassi e carboidrati senza esagerare in un senso o nell’altro.
Il professor Erzegovesi, al Corriere Salute, ha invitato chi vuole dimagrire a “non demonizzare i carboidrati” invitando tutti a “distinguere quelli buoni e ricchi di fibre, come i cereali integrali e i legumi, da quelli raffinati ad alto indice glicemico”.
Gli aspetti negativi
Esistono alcuni aspetti negativi di questa dieta che non vanno assolutamente messi in secondo piano. Può favorire la formazione di calcoli, ma anche creare una carenza di minerali o vitamine o disturbi gastrointestinali. Infatti non va mai seguita per un lungo tempo e non può diventare uno stile di vita fissa, ma può essere un percorso da seguire per un breve periodo sotto controllo medico.
Va moderata l’attività fisica
Va specificato che, per seguire questa dieta, non è necessario digiunare perché altrimenti il rischio di successive abbuffate per compensare potrebbe determinare il cosiddetto effetto yo-yo sul peso. Chi segue la dieta chetogenetica, fra l’altro, dovrà anche cambiare tipo di allenamenti se va spesso in palestra, perché quelli troppo impegnativi potrebbero causare svenimenti e collassi proprio per la carenza vitaminica e di sali minerali.
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