
Ecco la dieta del microbiota, una delle soluzioni più sane per perdere peso, ideata da Michael Mosley
Un articolo pubblicato sul sito DiLei.it ha illustrato la dieta del microbiota, uno schema che consente di perdere chili riequilibrando la flora batterica. Si tratta di una cura ideata da Michael Mosley, conosciuto per aver creato anche la dieta Fast 800.
Ridurre il peso, curando le infiammazioni intestinali
La dieta del microbiota si propone due obiettivi: la riduzione di peso e la cura delle infiammazioni intestinali. Per Mosley è cruciale riequlibrare la flora intestinale del nostro corpo per evitare patologie gravi, come l’obesità e altre affezioni a carico di stomaco e intestino.
I cibi da evitare e quelli da introdurre
Una delle regole auree di questa cura dimagrante è quella di evitare i cibi industriali che contengono molti grassi saturi. Il consumo di alcol è un’altra abitudine da mettere al bando per proteggere il nostro intestino ma non solo. Una giusta dieta deve contenere molte fibre, importantissime per dare nutrimento ai batteri buoni dell’intestino. Le migliori fibre sono quelle provenienti dai legumi. In primo piano anche le fibre provenienti dall’orzo e dai betaglucani. Un uso moderato dell’olio extravergine di oliva (da preferire a tutti gli altri olii) può essere utile per curare gli stati infiammatori.
La prima fase
Un frutto che deve essere consumato con frequenza è la banana ricca di amido resistente che viene fermentato dai batteri buoni dell’intestino. Non esiste una dieta buona per tutti gli individui, molto dipende dal microbiota intestinale. Per questo motivo prima di procedere con questa cura dimagrante occorre sempre analizzare i campioni fecali.
Questa dieta si divide essenzialmente in due fasi. Nella prima fase si escludono gli alimenti nocivi per l’intestino propendendo per il consumo di cibi di origine vegetale e di proteine nobili. Essenziale è anche l’assunzione di polifenoli, contenuti in alimenti come i semi oleosi e il cioccolato fondente.
La seconda fase
Nella seconda fase si possono introdurre, con un intervallo di circa 72 ore, i latticini che contengono glutine. Ovviamente si tratta di uno schema dietetico molto complesso che richiede l’assistenza e il monitoraggio di personale competente. Quindi, prima di iniziare la dieta del microbiota, occorre sempre consultare un nutrizionista o un dietologo che valuterà eventuali controindicazioni.
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