Ormai per tutti è la dieta di Noemi, ma in realtà il suo vero nome è dieta Meta: ecco come funziona
Noemi aveva perso la stima per sé stessa per via del suo corpo troppo grasso e insignificante. La nota cantante ha raccontato in una intervista il suo calvario prima della dieta che l’ha fatta rinascere e che le ha consentito di tornare ad innamorarsi della propria immagine. Una cura dimagrante che le ha consentito di perdere 15 chili in 18 mesi grazie ad uno stile di vita sano e ai consigli di un esperto che ha saputo indirizzarla verso la giusta cura. Proprio qualche giorno fa, la nota cantante romana ha pubblicato su Instagram una foto che la ritraeva con la sua nutrizionista. Oltre alla foto, un commento eloquente in cui ha invitato i fan a non farsi prendere in giro quando si parla di diete: «Il web è pieno di fake news e prodotti miracolosi sponsorizzati anche grazie all’intelligenza artificiale. Ritrovarmi è stato un percorso e mi sono affidata a dei professionisti. Non ci sono scorciatoie».
Come funziona la dieta Meta
La dieta seguita da Noemi si chiama META (Medical Educational Transform Action) e combina sapientemente nutrizione, movimento, supporto psicologico, rieducazione comportamentale. Una dieta che viene elaborata in seguito ad un’analisi approfondita che analizza il genoma, il quadro clinico e psicologico della persona obesa. La colazione prevede uova, bresaola o prosciutto cotto insieme a una o due fette di pane tostato e delle mandorle accompagnati anche da una centrifuga a metà mattina.
Il pranzo
Il pranzo generalmente si concentra su un piatto unico, che può essere una mega insalata con semi e frutta. Per contorno si possono mangiare formaggi magri e uova, ma in alternativa, se le uova non piacciono, si può anche optare per un toast e una centrifuga. Come merenda meglio scegliere uno yogurt oppure un frutto fresco di stagione per tappare la fame prima della cena. Si possono anche mangiare 5 o 6 crackers all’acqua.
Cosa mangiare a cena
A cena, quando ci si ritrova a tavola in famiglia, bisogna cercare di evitare il più possibile i carboidrati. Un primo piatto con contorno di insalata può andare bene. Ci si può anche concedere una piccola tavoletta di cioccolato, ma in questo caso bisogna sacrificare il pane per non abbinare due alimenti che possono far raggiungere il picco glicemico. Con questa dieta è possibile ottenere i risultati che si sperano e mantenerli a lungo, evitando l’effetto yo-yo che è devastante a livello psicologico.
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