Dieta, ecco gli accertamenti e le analisi da fare prima di iniziarla

Ecco perchè è importante sottoporsi ad uno screening approfondito prima di iniziare una dieta

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La dieta ipocalorica, ecco i dati importanti che bisogna conoscere prima di iniziare una cura dimagrante

È tempo di vacanze, di mare e di spiaggia e perciò anche della prova costume. Dopo un inverno con le palestre chiuse e in smart working gli italiani scoprono che l’ago della bilancia si è spostato in avanti. Si corre perciò ai ripari con la dieta ipocalorica. Prima di iniziare a ridurre grassi, pasta, pane e zuccheri sono però necessarie alcune analisi per verificare il proprio stato di salute. Da leggere anche Dieta del Latte, ecco perchè questa cura fa dimagrire

Perchè bisogna rivolgersi ad un nutrizionista

Molti italiani prossimi alle ferie dovranno fare i conti con il sovrappeso per iniziare una dieta ipocalorica. Per intraprendere un percorso di dimagrimento efficace è importante rivolgersi a un nutrizionista che adatta il regime alimentare alle esigenze individuali. Età, struttura fisica, sesso e alcune condizioni personali infatti influiscono sulla dieta che pertanto, viene modulata e personalizzata, anche in base agli obiettivi che si intendono raggiungere. Di norma a un regime ipocalorico si associano anche alcuni esercizi fisici per ottenere il massimo risultato e stare meglio in salute.

Le analisi da fare

Il nutrizionista prescrive spesso delle analisi del sangue per verificare le condizioni fisiche del paziente e predisporre un piano alimentare più adatto e meno stressante per l’organismo. L’emocromo completo è il primo test da eseguire, emoglobina, globuli bianchi e rossi, ematocrito e piastrine sono un indice molto importante della salute. I medici consigliano comunque di eseguire questo screening una volta l’anno per prendersi cura del proprio corpo. Vengono prescritte spesso anche alcune analisi specifiche per rilevare eventuali intolleranze alimentari che potrebbero essere responsabili di una scarsa riduzione di peso, anche in un regime alimentare ipocalorico. CONTINUA A LEGGERE…


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Perchè queste analisi sono importanti?

Le informazioni sulle intolleranze sono sempre preziose perché i cibi che generano intolleranze determinano reazioni avverse del sistema immunitario e pertanto vanno eliminati dalla propria dieta o comunque ridotti drasticamente. Il nutrizionista richiede anche altri controlli di routine, tra questi il valore glicemico, quindi la quantità di zuccheri nel sangue e il colesterolo e i trigliceridi per verificare eventuali grassi in eccesso. I valori degli ormoni della tiroide generalmente si associano a questo screening poiché sono responsabili del metabolismo e quindi incidono sul peso. Il medico verifica presso il suo studio, anche la pressione sanguigna che può determinare alcune variazioni sulla dieta alimentare.

La pressione arteriosa bassa infatti richiede una maggiore assunzione di cibi ricchi di magnesio e potassio e se ciò non è sufficiente, spesso il nutrizionista prescrive alcuni integratori alimentari per migliorare lo stato fisico del paziente. In caso di pressione arteriosa alta verranno invece ulteriormente ridotti i grassi, gli zuccheri e il sodio. Dopo un regime alimentare ipocalorico è opportuno mantenere una dieta varia e equilibrata per mantenere gli obiettivi raggiunti e stare meglio in salute.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.