Dieta Flexitariana, ecco il regime dietetico flessibile per rimanere in salute e avere un corpo snello
La dieta flexitariana si basa su uno stile di alimentazione, volto a incentivare cibi a base vegetale. Se messa a confronto con regimi dietetici vegani o vegetariani, quella flexitariana appare più flessibile, perché è ammesso il consumo di alimenti di provenienza alimentare, a patto che le porzioni siano moderate. A crearla è stato il dietologo Dawn Jackson Blatner. Chi non è abituato ad assumere cibi di origine vegetale con la dieta flexitariana, combinazione delle parole “flessibile” e “vegetariana”, può andare incontro a una svolta positiva. Qui non c’è traccia di regole rigide, di numeri che esprimono calorie e macronutrienti. Oltre a frutta, verdura, cereali prevalentemente integrali e legumi, a tavola sarebbe opportuno prediligere proteine derivanti da cibi di origine vegetale e meno carne (comunque non bandita). Chiaramente, nella dieta flexitariana lo zucchero, i dolci, i cibi troppo speziati ed elaborati sono un tabù.
Vantaggi
Quella che è in sostanza una dieta semivegetariana apporta importanti benefici alla salute dell’organismo: studi scientifici, infatti, confermano che se i grassi assunti sono “sani”, la salute del cuore ne giova, al punto che con il passare degli anni diminuiscono le probabilità di andare incontro a cardiopatia ischemica. Inoltre, un regime alimentare come quello flexitariano, dove i quantitativi di cibi ipocalorici sono ridotti ai minimi termini, permette ai diretti interessati di tenere il peso sotto controllo. Anche nel contrastare patologie nocive per la salute, come ad esempio il diabete di tipo 2, la dieta flexitariana porta a termine un lavoro piuttosto egregio. Merito questo della forte concentrazione di fibre negli alimenti assunti e dell’assenza di cibi malsani e ricchi di zuccheri.
Dieta flexitariana e ambiente
La riduzione del consumo di carne, oltre a dare effetti benefici all’individuo, tutela l’ambiente, preserva le risorse naturali, riduce le emissioni di gas serra del 7% e ottimizza al meglio i consumi di acqua. Gli alimenti che vanno per la maggiore in questo tipo di dieta semivegetariana sono le verdure non amidacee, come carote, cavolfiori, peperoni, fagiolini, verdure amidacee, come mais, zucche e piselli, tofu e tempeh, in quanto ricchi di proteine, frutta di stagione, come ciliegie, uva, ma anche arance e mele, frutta secca, come noci, mandorle, semi di chia e di lino, farro, grano saraceno e quinoa tra i cereali integrali. CONTINUA A LEGGERE…
Conclusioni
Chi intende aumentare i quantitativi di cibi di origine vegetale, farebbe bene a prendere in considerazione la dieta flexitariana. Una dieta assolutamente sana, in cui si mangiano solo prodotti naturali.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.