Dieta Mind: lo stile alimentare per un cervello sano
Cos’è la dieta Mind? Anche se si fa riferimento alla mente, il suo nome è un acronimo (Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay). In pratica, è un mix tra la dieta mediterranea che tutti ben conosciamo e la dieta Dash, che prevede un regime alimentare che combatte la pressione alta. Dall’unione dei due stili alimentari nasce un modo di alimentarsi che fa bene al cervello, ovvero che ne contrasta l’invecchiamento e che ritarda la degenerazione cognitiva, conseguenza dell’età che avanza. Negli ultimi studi è emerso che la dieta Mind fa bene anche alla salute cardiovascolare. E’ quanto riportato da Tgcom24.mediaset.it.
La dieta Mind, cos’è?
Questo regime alimentare è nato nel 2015 dopo uno studio condotto Martha Clare Morris e dagli esperti del Rush University Medical Center di Chicago. Esso si basa sul consumo di alimenti vegetali, soprattutto frutti rossi e bacche, verdura a foglia verde, legumi, ortaggi, frutta, compreso quella secca, pesce azzurro. Quindi, sono preferiti ai cibi di origine animale, come carne rossa, formaggi e burro. Gli alimenti da evitare o comunque da limitare sono gli zuccheri e i grassi saturi, ma anche il vino deve essere consumato moderatamente. La dieta Mind è uno stile di vita, quindi, non è una dieta da seguire per un certo periodo, ma è proprio un regime alimentare da adottare per tutta la vita. Non mira alla perdita di peso, ma alla salute del cervello. Logicamente quando la dieta Mind va a sostituire un modo squilibrato di mangiare, funge anche da dieta vera e propria se associata a una restrizione calorica.
Gli studi
Come riporta TGCOM24, l’efficacia della dieta Mind nel rallentare il declino cognitivo legato all’invecchiamento è stata dimostrata da numerosi studi, il primo del quali ha seguito 960 partecipanti per una media di poco meno di cinque anni. Gli esperti hanno osservato in questi soggetti un rallentamento del processo di riduzione delle capacità cognitive legate all’età, tra cui la memoria episodica, la memoria semantica e la velocità di percezione dei concetti: tra chi seguiva la dieta in modo più rigoroso è stato inoltre rilevato un tasso inferiore del 53% di malattia di Alzheimer. Lo studio ha quindi evidenziato che una dieta con alti livelli di polifenoli e componenti antiossidanti può invertire i meccanismi legati allo stress ossidativo e agli stati di infiammazione. Un lavoro del 2022 ha dimostrato che la dieta Mind si è rivelata più efficace nel migliorare le funzioni cognitive rispetto ad altre diete ricche di vegetali. Sempre nel 2022, un altro lavoro ha seguito 50 donne obese sane: i risultati della risonanza magnetica cerebrale hanno mostrato che chi aderiva alla dieta Mind riusciva a invertire gli effetti più dannosi dell’obesità sulla cognizione e sulla struttura cerebrale
Cosa mangiare
La dieta Mind privilegia il consumo di alimenti ricchi di antocianine (frutti rossi, frutta, anche quella a guscio, pesce azzurro), ricchi di acidi grassi essenziali e di Omega 3, che hanno una funzione protettiva sui neuroni e influenzano positivamente le funzioni cognitive, gli alimenti ricchi di vitamina B ed E. L’obiettivo è rifornire l’organismo di antiossidanti, in grado di combattere i radicali liberi, che intossicano le cellule e contribuiscono al loro invecchiamento. semaforo verde alla frutta fresca di stagione, ai frutti di bosco, alle noci (5 al giorno) possono essere consumate tutti i giorni. I legumi quattro volte a settimana, i cereali, pane e pasta meglio se integrali, possono essere consumati tutti i giorni. La carne, meglio se bianca e cotta alla piastra, tre volte alla settimana, il pesce una due volte a settimana (pesce azzurro, salmone, sardine, trota, tonno e sgombro per le loro elevate quantità di acidi grassi omega-3). Per condire va bene un filo d’olio extra vergine d’oliva. Il vino, un bicchiere al giorno per gli uomini, mezzo bicchiere per le donne.
Alimenti da evitare
Devono essere eliminati o quantomeno molto limitati nel loro consumo: cibo spazzatura, gli zuccheri, i grassi saturi, il burro, la margarina, i fritti. La carne rossa e i suoi derivati, come manzo, maiale, agnello, massimo una volta alla settimana. I formaggi sono da inserire nell’alimentazione solo ogni tanto.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.