
Dieta, perché bere bevande energetiche non fa bene al cuore
Le bevande energetiche sono popolari, specialmente tra adolescenti e giovani adulti. Ma uno studio clinico riporta che le bevande energetiche hanno causato disturbi ai ritmi cardiaci e alla pressione sanguigna dei volontari. In che modo le bevande energetiche influenzano il cuore? Le bevande energetiche sono il secondo integratore alimentare preferito da adolescenti e giovani negli Stati Uniti, secondo il Centro nazionale per la salute complementare e integrativa (NCCIH). Un recente studio pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine pone l’attenzione sull’aumento della popolarità delle bevande energetiche, come riporta Medicalnewstoday.com
Le dichiarazioni di Michele Massimo Gulizia
Degli energy drink, purtroppo, se ne fa un abuso. E a farlo sono soprattutto i minori perché si tratta di prodotti di libera vendita. Abusando di queste bevande con un’alta percentuale di stimolanti purtroppo c’è una maggiore attivazione del sistema simpatico di cui il nostro cuore è particolarmente circondato. Questo porta a una maggiore frequenza cardiaca, a un aumento della pressione arteriosa, a una più facile eccitabilità del soggetto. Se a questo aggiungiamo che questi energy drink spesso vengono consumati con superalcolici, e qualche volta in associazione con sostanze dopanti, purtroppo il cocktail è micidiale. Questo forse è uno dei motivi per cui abbiamo registrato un’alta incidenza di fibrillazione atriale in giovani maschi di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Questo dato ci ha stupito e allarmato”. E’ quanto ha detto Michele Massimo Gulizia, presidente della ‘Fondazione per il tuo cuore’
La ricerca
Nel più ampio studio clinico controllato su questo argomento fino ad oggi, i ricercatori dell’Università del Pacifico di Stockton, in California, insieme a collaboratori di altre istituzioni, hanno identificato il modo in cui il consumo di bevande energetiche colpisce il cuore. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of American Heart Association, l’autore principale è Sachin A. Shah, professore presso l’Università del Pacifico. Sono stati presi a campione 34 adulti tra i 18 ei 40 anni. Dopo un digiuno notturno, i volontari hanno consumato due bottiglie di una delle due bevande energetiche o un placebo, che conteneva acqua gassata, succo di lime e aroma di ciliegie. Né i partecipanti né i ricercatori sapevano quale prodotto era stato bevuto. I ricercatori hanno quindi misurato i ritmi cardiaci dei volontari con l’elettrocardiogramma standard e le letture della pressione sanguigna ogni 30 minuti per un totale di 4 ore.
I risultati
I ricercatori hanno osservato una frequenza cardiaca alterata, che può portare ad avere rischi più elevati di contrarre malattie cardiache. Le due bevande energetiche hanno determinato le variazioni massime medie di frequenza cardiaca. “Le bevande energetiche sono facilmente accessibili e comunemente consumate da un gran numero di adolescenti e giovani adulti, compresi gli studenti universitari“, commenta la coautrice Kate O’Dell, professore di farmacia presso l’Università del Pacifico, sui risultati. “Capire come queste bevande influenzano il cuore è estremamente importante.”
Urgente ‘bisogno di investigare’ gli ingredienti
I ricercatori hanno rilevato un cambiamento medio massimo di 3,5 millimetri di mercurio (mmHg) nella pressione diastolica e tra 4,6 e 6,1 mmHg nella pressione sistolica quando i partecipanti allo studio avevano consumato le bevande energetiche.
Colpa della caffeina?
Nello studio, gli autori spiegano che la caffeina nelle bevande energetiche può aver contribuito al cambiamento della pressione sanguigna, ma solo in una certa misura. Altri ingredienti, in particolare la taurina, potrebbero anche avere un ruolo.
Un altro studio sulle bevande
Uno studio di Harvard si è soffermato sull’assunzione di bevande zuccherate o succhi di frutta ogni giorno e sugli effetti dannosi che questi comportano. E’ stato visto e scoperto che bere uno o due bottigliette di bevande energetiche o succhi di frutta al giorno aumenta le probabilità di morire di malattie cardiache del 31% ed inoltre aumenta anche il rischio di cancro a lungo andare. La ricerca è stata condotta dalla Harvard TH Chan School of Public Health ed è stata guidata da Vasanti Malik, ricercatore nel dipartimento di nutrizione, come riporta il Dailymail.co.uk
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.