Diverse persone ricoverate nel sud Italia, il Ministero della Salute ritira lotto di tonno troppo colorato: ecco cos'è successo

Quattro persone sono state ricoverate nei giorni scorsi a Brindisi per un'intossicazione alimentare causata da un conservante contenuto nel tonno: il Ministero della Salute ha ritirato il lotto. Probabili altri casi in Toscana

Diverse persone intossicate dopo aver mangiato tonno adulterato - Foto Pixabay
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Intossicazioni alimentari, paura a Brindisi

Da nord a sud, c'è preoccupazione a causa di un lotto di prodotti che ha già causato diverse intossicazioni. Come si legge su Lagazzettadelmezzogiorno.it, infatti, nei giorni scorsi a Brindisi è stata sfiorata la tragedia: solo la prontezza di alcuni medici del Perrino, che hanno avuto l'intuizione di effettuare una emogas analisi, ha evitato il peggio. Ci sono, però, intossicazioni anche in Toscana: meno gravi, fortunatamente, ma potrebbero essere riconducibili alla stessa causa. Leggi anche Allerta Alimentare, arance contaminate provenienti dalla Spagna bloccate dal Ministero della Salute

Il Ministero della Salute ha ritirato il lotto

Cosa sta succedendo? La responsabilità è da attribuire ad un conservante a base di nitrati utilizzato per trattare il tonno in uno stabilimento di trasformazione a Bisceglie, in provincia di Barletta-Andria-Trani: il Ministero della Salute, comunque, si è attivato immediatamente e dopo l'allarme lanciato da Brindisi ha emesso un avviso di ritiro per il lotto contaminato. Il lotto in questione è il numero 20082117/21 di tonno a pinne gialle decongelato con acqua aggiunta confezionato dalla Ittica Zu Pietro srl di Bisceglie e venduto in tutta Italia. Leggi anche Allerta alimentare, il Ministero della Salute ha ritirato dei lotti di alcuni noti integratori alimentari

Tonno troppo colorato: partite le indagini

I Nas dei carabinieri, intanto, hanno fatto partire le indagini per capire cos'è accaduto. Sia chiaro: l'utilizzo del conservante in questione è legittimo; viene usato anche per motivi cosmetici e serve per dare alla carne del tonno un colore più vivo e fresco. Il sospetto, in questo caso, è che l'additivo chimico sia stato utilizzato in quantità eccessive: saranno le indagini a fare chiarezza. La preoccupazione, comunque, non è ingiustificata: le conseguenze dell'intossicazione, infatti, possono essere gravi. Leggi anche Allerta alimentare, richiamato prezzemolo italiano dal RASFF per la presenza di un pesticida pericoloso

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Quattro persone intossicate a Brindisi: i sintomi

Il lotto è stato ritirato per sindrome anossica: i sintomi sono malessere generale, arrossamento della pelle, cefalea pulsante, bruciore orale, crampi addominali, nausea, diarrea, palpitazioni, senso di malessere e addirittura, nei casi più gravi, perdita della vista. Nei giorni scorsi ne ha fatto le spese una famiglia che aveva acquistato una confezione di quel tonno a Pezze di Greco, frazione di Fasano: poco dopo la consumazione i genitori e i due figli di 10 e 11 anni hanno sviluppato i sintomi di intossicazioni.

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Altri casi in Toscana

Da lì la corsa in ospedale, dove uno dei bambini è giunto cianotico a causa dello shock anafilattico. I medici, dopo aver contattato il Centro antiveleni di Pavia, hanno trattato il bambino con il blu di metilene, tra gli antidoti contro gli avvelenamenti più comune. I quattro sono stati dimessi nella giornata di sabato, ma intanto altre nove persone a Firenze sono finite al Pronto soccorso dopo aver mangiato tonno in due diversi ristoranti la scorsa settimana; stessa cosa anche a Livorno: in questi casi nessuna grave conseguenza, per fortuna. La Asl di Brindisi ha invitato i consumatori a fare attenzione: chi ha in casa una confezione del prodotto in questione deve riconsegnarlo al punto vendita, alla propria Asl o comunque evitare di consumarlo.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.