Dolore alla bocca dello stomaco, il dottor Marco Dal Fante spiega quando è importante rivolgersi al medico

Marco Dal Fante, responsabile di Gastroenterologia ed Endoscopia di Humanitas "San Pio X", ha svelato la possibile patologia dietro al dolore alla "bocca" dello stomaco

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Tutto ciò che c'è da sapere sul dolore alla “bocca" dello stomaco: lo scenario del Dottor Marco Dal Fante

Lo stomaco è tra gli organi più delicati del corpo umano, sicuramente da preservare per evitare problemi e intercettare eventuali patologie che possono comparire nel corso del tempo: i fastidi più comuni che possono riguardare quest'apparato è il classico dolore alla “bocca" dello stomaco, una fitta che può evidenziare la presenza di patologie particolari. Quando è il caso di preoccuparsi? Ce lo spiega il Dottor Marco Dal Fante, responsabile di Gastroenterologia ed Endoscopia di Humanitas “San Pio X".

Le cause del dolore

Il dolore fisso (e magari immotivato) alla “bocca" dello stomaco può indicare la presenza di ulcera gastrica o ulcera duodenale: “si tratta  – ha spiegato il Prof. Dal Fante – di una malattia erosiva dello stomaco o del duodeno, frequente nella popolazione di ogni età, che non risparmia neppure i bambini. I sintomi sono diversi e dipendono da diversi fattori tra cui l'età della persona che ne soffre e la localizzazione dell’ulcera. Il sintomo caratteristico della presenza o del peggioramento (riacutizzazione) dell'ulcera gastroduodenale è appunto l’insorgenza di dolore all’epigastrio, cioè nella zona superiore dell’addome, detta comunemente 'bocca' dello stomaco“. Il dolore può essere molto intenso e comparire anche di notte, oppure presentarsi in modo ricorrente 2-3 ore dopo aver mangiato. Nei casi più gravi, e nei bambini, c'è anche il vomito ricorrente ad affliggere i pazienti.

Cosa fare

Se il dolore alla “bocca" dello stomaco è persistente si suggerisce di contattare il prima possibile il medico di fiducia (o direttamente un gastroenterologo) per le varie indagini del caso:  l'esperto stabilirà la terapia adeguata per il paziente (in genere l'assunzione di ​​antibiotici o farmaci acido-inibitori che bloccano la produzione di acido gastrico, oppure di antiacidi che neutralizzano l’acido gastrico, ma non ne bloccano la produzione). Tra i consigli generici c'è quello di smettere di fumare, non assumere alcolici ed evitare i cibi che provocano tale fastidio.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.