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Dolore alla schiena, attenzione a questo insospettabile colpevole: tutti i dettagli

Tra le cause del dolore alla schiena c'è una patologia insospettabile: ecco quale

Dolore alla schiena, attenzione a questo insospettabile colpevole: tutti i dettagli
Dolore alla schiena, attenzione a questo insospettabile colpevole: tutti i dettagli - Foto Pixabay

La causa insospettabile del dolore alla schiena

Il dolore alla schiena è un disturbo molto comune e in alcuni soggetti anche piuttosto frequente: la causa è spesso da attribuire alle cattive abitudini posturali, ma questo fastidio può essere provocato anche da alcune patologie. In pochi, però, sanno che tra le patologie in grado di provocare il dolore alla schiena ce n’è una “insospettabile”, correlata all’apparato digerente: stiamo parlando della gastrite.

Cos’è la gastrite

La gastrite, come riporta Pazienti.it, è un’infiammazione della mucosa gastrica che può manifestarsi in maniera acuta o cronica: nel primo caso è improvvisa e violenta, nel secondo caso ha sintomi più lievi. Tra i tanti segnali della gastrite c’è proprio il mal di schiena: in caso di gastrite acuta il dolore può avere diverse entità e solitamente compare nella zona anteriore, sotto lo sterno e la bocca dello stomaco, fino a irradiarsi dietro la schiena.

I fattori di rischio

Il mal di schiena causato dalla gastrite è simile a quello che avvolge la parte medio-alta della colonna vertebrale, ma la causa è diversa: solitamente il dolore diventa più forte in caso di respiri profondi e subito dopo i pasti. Tra i fattori di rischio ci sono l’abuso di alcol, l’abuso di FANS, lo stress e una scorretta alimentazione. Anche l’infezione da helicobacter pylori può causare la gastrite.

Gli altri sintomi della gastrite

La gastrite ha numerosi altri sintomi: i più frequenti sono nausea, alitosi, meteorismo, feci nere, bruciore dallo stomaco dopo i pasti, dolori o gonfiori addominali, difficoltà di deglutizione, frequenti indigestioni o vomito, senso di pienezza dopo aver mangiato. Se avvertiamo questi sintomi dobbiamo rivolgersi ad un medico, che provvederà ad approfondire la questione tramite alcuni esami diagnostici.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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