Boom di ricoveri nel reparto di Pediatria dell’ospedale Ruggi di Salerno: è allarme bronchiolite
Sono in aumento i casi di bronchiolite registrati presso il reparto di Pediatria dell’ospedale Ruggi di Salerno. Al momento, la situazione è sotto controllo, ma nei prossimi giorni si prevede un’ulteriore crescita dei ricoveri. L’epidemia di virus respiratorio sinciziale, principale causa della bronchiolite nei più piccoli, quest’anno è arrivata con due mesi di anticipo. Preoccupa il fatto che la diffusione della malattia coincida con il picco influenzale stagionale e interessi principalmente i bambini da 0 a 3 anni. Ma cos’è esattamente la bronchiolite? Da leggere anche Covid, torna il coprifuoco in questi comuni: chiusi bar e ristoranti
I tratti distintivi della Bronchiolite
Come spiega il sito dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, la bronchiolite è un’infezione virale acuta che colpisce il sistema respiratorio ma che, in genere, si manifesta nel periodo compreso tra novembre e marzo. Può essere causata dal VRS, ma anche dal coronavirus, dal metapneumovirus, dall’adenovirus, dal rinovirus, da virus influenzali e parainfluenzali. Ha un buon livello di contagiosità ed ha una durata di 6-10 giorni. Febbricola e rinite sono i primi sintomi della malattia, ma potrebbe comparire anche una tosse insistente senza gravi conseguenze. Nei casi più seri si rende necessario il ricovero ospedaliero, in quanto i più piccoli possono soffrire di un calo di ossigeno nel sangue e di disidratazione. I neonati vengono quindi supportati con dell’ossigeno e reidratati per via endovenosa.
I consigli dei medici
Una situazione simile è stata registrata qualche settimana fa anche all’ospedale di Nocera Inferiore, dove sono stati occupati 10 dei 16 posti disponibili in terapia intensiva prenatale. La malattia può essere evitata. Il rispetto delle più elementari norme igieniche contribuisce alla prevenzione. I medici suggeriscono di evitare il contatto diretto del neonato con un altro bimbo infetto oppure con un adulto affetto già da un’infezione alle vie aeree superiori. È importante fornire una quantità adeguata di liquidi e favorire l’allattamento al seno (ricordiamo che il latte materno è un concentrato di sostanze utili per rafforzare il sistema immunitario del piccolo). CONTINUA A LEGGERE…
Come trattare i sintomi
I sintomi iniziali della patologia vanno trattati a domicilio con lavaggi nasali frequenti a base di soluzione fisiologica al fine di liberare le vie respiratorie dalle secrezioni. La bronchiolite lieve può essere risolta anche con l’ausilio di una terapia aerosolica con soluzione ipertonica al 3%, in modo da mobilizzare le mucose catarrali. È possibile ricorrere ai broncodilatori per via inalatoria ma sotto consiglio pediatrico. Tali farmaci garantiscono un netto miglioramento delle condizioni generali.
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