La carenza dei medici potrebbe portare ad una sostanziale revisione del sistema: ecco cosa potrebbe succedere in futuro
La carenza di medici di famiglia ha ormai assunto i contorni di una vera e propria piaga che rischia di lasciare milioni di italiani senza copertura sanitaria. Il numero esiguo di medici convenzionati sta comportando un sovraccarico di lavoro per i camici bianchi in attività, che stanno vedendo aumentare di giorno in giorno il numero di assistiti non riuscendo ad evadere tutte le richieste e tutte le prestazioni richieste. In determinate aree geografiche del Nord, tantissimi cittadini si ritrovano senza il proprio medico di fiducia.
Oltre 4 milioni le famiglie senza copertura
Secondo quanto dichiarato dal segretario generale Fimmg (Federazione dei medici di medicina generale), Silvestro Scotti, sarebbero ben 4 milioni gli italiani che si trovano in queste condizioni. La carenza dei medici convenzionata sta inducendo le istituzioni a riflettere sull’introduzione di modifiche al sistema attuale. In Veneto si sta pensando di introdurre la figura del medico di famiglia a pagamento. Si tratta di una proposta proveniente da un gruppo di sanità privato per ovviare alla carenza di organico.
Le soluzioni da attuare
La carenza di organico è stata stimata dal Fimmg nel 30%, che sarebbe la percentuale dei medici mancanti per coprire l’attuale fabbisogno per assistere territorialmente tutti i cittadini residenti in Italia. Al momento l’unica soluzione concretamente attuabile è quella di aumentare il numero degli assistiti per i colleghi attivi, causando però notevoli disagi sia agli assistiti che agli stessi medici. Nelle Marche, negli ultimi anni, si sono persi circa 300 medici su 1.200. Il problema è stato risolto aumentando a 1.400 il numero di assistiti per ogni medico.
Le prospettive future
Secondo la Fimmg, la situazione potrebbe degenerare negli anni a venire per il rischio che i pazienti senza copertura possano aumentare a dismisura. “Se consideriamo chi va in pensione in confronto con chi uscirà dalle scuole di specializzazione, entro tre anni il 25% della popolazione italiana si troverà senza l’assistenza primaria sul territorio”. Nei prossimi 5 anni, secondo la Fimmg, più di 15 milioni di italiani non avranno un proprio medico di famiglia, anche per il fatto che 15.000 medici andranno in quiescenza mentre si prevede l’inserimento di soli 5.000 nuovi medici. La riorganizzazione e la telemedicina possono rappresentare una delle soluzioni tampone alla carenza dei medici, anche se in futuro serviranno interventi strutturali molto più solidi e in grado di garantire una copertura totale.
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