Sono già state individuate quattro varianti di questo virus: ecco qual è la situazione in Italia e in Europa
Sono già 39 i morti in Argentina a causa della febbre Dengue, una malattia causata dai morsi di una particolare zanzara, la Aedes Aegypti, che ha anche causato già nel paese sudamericano oltre 41 mila contagi. Si tratta di una malattia subdola e pericolosa che potrebbe ben presto colpire in maniera massiccia anche l’Europa, mentre già è molto diffusa soprattutto in Asia. Sarebbero già state individuate ben quattro varianti dello stesso virus, tutte molto pericolose per gli esseri umani.
La situazione in Italia
In genere, la zanzara che trasmette questo virus vive nelle regioni tropicali e non ve ne sarebbe traccia in Italia, dove invece è diffusa la zanzara tigre (Aedes albopictus) che in linea teorica potrebbe contribuire alla diffusione del virus, ma solo in maniera più lieve. In genere questa malattia affligge neonati, bambini e adulti con sintomi che compaiono 3-14 giorni dopo la puntura infettante. I sintomi iniziali sono molti simili a quelli di una normale influenza, ma in determinati casi può evolvere in febbre emorragica dengue, causando il decesso del paziente.
L’allarme lanciato da Bassetti
“Il sierotipo Cosmopolitan – ha spiegato il noto virologo Matteo Bassetti – tipico del Sud-Est asiatico, si è diffuso in America ed è molto più rapido nella diffusione, più aggressivo e anche più mortale”. Bassetti ha anche sottolineato come questo ceppo si stia diffondendo rapidamente anche in Europa “con casi autoctoni nel sud della Francia”. Il surriscaldamento del pianeta potrebbe diventare un volano per la diffusione di questo virus, ecco perchè occorre tenere alta la guardia. CONTINUA A LEGGERE…
I sintomi della Dengue
In genere il periodo di incubazione oscilla tra i 4 e i 6 giorni con sintomi che compaiono dopo una settimana dalla puntura della zanzara. I pazienti affetti da Dengue accusano febbre alta, forte cefalea, dolori articolari e muscolari e anche disturbi gastrointestinali. In Francia sarebbero già stati individuati tre focolai, ecco perchè in Italia è scattato l’allarme.
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