La moda del sushi sta contribuendo a danneggiare gravemente l’ecosistema marino: ecco i lati meno limpidi di questa offerta indiscriminata di pesce
Ormai mangiare sushi è diventata una vera e propria moda nel nostro paese. Un fenomeno sociale che non investe solo l’Italia ma tantissimi paesi in tutto il mondo. Il pullulare di ristoranti esotici caratterizzati dalle specialità giapponesi è un chiaro segnale di come sushi, sashimi, nigiri, uramaki stiano ormai imperversando. Molti ristoranti fanno ricorso alla formula “All You Can Eat” offrendo specialità a base di pesce crudo a prezzi stracciati, permettendo a persone di tutte le classi sociali di accedere a queste bontà.
Si può offrire pesce crudo di buona qualità a basso prezzo?
Il sushi ormai è considerato un’alternativa trendy alla cucina tradizionale italiana. Spesso però il prezzo da pagare è elevato e non solo dal punto di vista economico, ma anche in termini di salute ed ecosostenibilità. La proposta di pesce crudo di qualità a cifre irrisorie è poco credibile e dovrebbe indurci a scegliere solo ristoranti di alta qualità per mangiare sushi, evitando chi promette di inondarci di pesce per 20 euro.
Meglio spendere di più e mangiare meglio
Molto meglio dare la preferenza a locali magari meno economici ma più affidabili. Se il pesce crudo non è conservato o trattato in maniera adeguata, il rischio di contrarre infezioni pericolose come la salmonellosi o l’anisakis è molto elevato. Il pesce va sempre opportunamente abbattuto e deve essere sempre di origine certa e controllata. Soprattutto quei locali che offrono il sushi con il sistema “all you can eat” rivelano una scarsa considerazione per l’ecosostenibilità. La richiesta di pesce indiscriminata e abnorme con l’utilizzo di sistemi molto discutibili come l’uso di enormi reti grandi anche quanto il Duomo di Milano, stanno causando una moria continua squali, delfini e tartarughe marine.
Il dramma dei salmoni allevati intensivamente
I salmoni provengono da allevamenti intensivi dove i pesci vengono fatti vivere accalcati in situazioni di malessere e sofferenza. In alcuni casi sono anche affetti da infezioni e malattie, nutriti con mangimi troppe volte non del tutto naturali. Un vero e proprio saccheggio indiscriminato che rischia di portare all’estinzione di molte specie entro il 2048. Il concetto aberrante di “all you can eat” dovrebbe sparire definitivamente dalla logica di questi ristoranti, per lasciare spazio alla qualità e ad una accurata selezione anche in chiave di ecosostenibilità.
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